Cosa Nostra, oggi, nella provincia di Agrigento

Gli effetti conseguenti alla operazione “Nuova Cupola” ha fatto sì che per
Cosa nostra si rendesse necessaria una riorganizzazione della struttura
soprattutto nel territorio della provincia agrigentina centrale e occidentale.
Nella parte occidentale della provincia, l’arresto (e la successiva condanna)
di Leo Sutera ha comportato la sua sostituzione con l’indagato Pietro
Campo, il quale ha ricoperto certamente un ruolo di assoluto rilievo in Cosa
nostra nella area occidentale della provincia agrigentina, emergendo a chiare lettere dalle indagini la sua influenza sulle famiglie mafiose di Montallegro, Cattolica Eraclea e Ribera  Peraltro, come già evidenziato, per Pietro Campo si tratta di un ritorno sul palcoscenico mafioso, visti i suoi pregressi rapporti con Leo Sutera già ampiamente sviscerati nella parte della trattazione riservata agli arresti eccellenti avvenuti nelle campagne
di Santa Margherita Belice nel luglio 2002 conseguenti alla operazione “Cupola”.

Nella parte centrale della provincia invece, gli arresti di Francesco Ribisi, Giovanni Stefano Tarallo e di Fabrizio Messina hanno comportato
un riassetto della struttura con particolare riferimento alle famiglie di Agrigento e Porto Empedocle.

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