Faida Favara-Liegi: innalzate misure di sicurezza per potenziali obiettivi

Chi era la vittima designata, se è vero come è vero e come afferma il viceprocuratore generale di Liegi, che con l’arresto in Belgio del favarese Antonio Bellavia e dell’empedoclino Salvatore Prestia è stato impedito di commettere un omicidio in danno di un cittadino italiano? Sull’identità del bersaglio designato le autorità belghe non forniscono alcun elemento. Ma sanno molto bene chi è adottando tutte le precauzioni che la straordinarietà dell’evento impone. A temere per la propria vita, comunque, sono in tanti. Sia a Favara che in Belgio dove insistono nuclei di favaresi ed empedoclini onesti, veri lavoratori ma anche clan di notevole spessore criminale impegnati nel narcotraffico ed in combutta con organizzazioni a delinquere dell’Est Europa, albanesi, turchi e nordafricani.

CONTINUA A LEGGERE SUL SETTIMANALE GRANDANGOLO. NOMI, FATTI E RIVELAZIONI: TUTTO A UN EURO.