Licata, blitz Catene spezzate, l’indagato Salvatore Lupo: “Cado dalle nuvole…”

“Mi sembra tutto molto strano, io vorrei che si cercasse la verità. Io è una vita che mi spendo nel sociale, davvero cado dalle nuvole…Quello che è uscito è emerso quello che ha riferito una giovane con gravi problemi psichici ad un’insegnante. Io non ho visto nessun video e mai informato dei fatti”.

Queste le parole durante la puntata di ieri de ‘La vita in diretta’ di Salvatore Lupo, amministratore unico della cooperativa ‘Suami onlus’, uno degli indagati coinvolti nella vicenda della ‘casa degli orrori’ di Licata (Agrigento) in realtà una comunità per minori con disabilità psichiche, dove emersi maltrattamenti di ogni tipo. I ragazzini, secondo riporta l’inviata del programma di Rai1, venivano legati con catene ai letti e alcuni addirittura erano costretti a mangiare i propri escrementi.

L’inchiesta è iniziata grazie alla segnalazione degli insegnanti della scuola che frequentavano il centro: i docenti hanno registrato i racconti e fotografato le ferite sui corpi dei minori.