Licata, muro umano contro ruspa: in prima fila i bambini. Rischio sanzioni per abusivi e forze ordine (vd)

Demolizioni Licata, la protesta della gente

A Licata i manifestanti hanno creato un muro umano, mettendo davanti i bambini, per fare in modo che la ruspa non si avvicini alla villetta abusiva del rione balneare di Torre di Gaffe, da demolire.

Le centinaia e centinaia di abitanti, per la maggior parte di Palma di Montechiaro, urlano “non macchiatevi di questo reato”, “siamo come voi”, “questo e’ un abuso”. La villa non è stata demolita.

Dunque, per la giornata odierna era previsto l’avvio delle demolizioni in contrada Torre di Gaffe di Licata.

Si tratta di seconde case, costruite in zona di inedificabilità assoluta perché a meno di 150 metri dalla riva, già acquisite al patrimonio del Comune.

Dopo la stipula del protocollo tra la Procura della Repubblica ed il comune di Licata e l’aggiudicazione ad una ditta di Comiso dei lavori, sembrava non dovessero più esserci ostacoli all’esecuzione delle sentenze passate in giudicato che hanno, da tempo, disposto la demolizione degli immobili abusivi.

Sembrava, appunto.

Così non è stato.

Lo Stato, quello con la S maiuscola  si è fermato di fronte alle proteste di manifestanti senza titolo, sobillati da qualche occulto regista, che hanno impedito il ripristino della legalità, tanto spesso a vanvera richiamata dai politici locali incapaci di governare.

Non sappiamo cosa accadrà adesso, ma non è da escludere che si proceda per gravissimi reati non solo nei confronti di chi ha guidato i manifestanti, ma anche nei confronti di coloro che – incaricati di eseguire i lavori e garantire l’ordine pubblico – hanno omesso ogni attività favorendo il perdurare dell’illecita situazione, con grave danno per l’immagine delle Istituzioni.