Mafia, muore, a 100 anni, boss Di Maggio: vietati funerali pubblici

Lo scorso gennaio aveva festeggiato 100 anni con tanto di fuochi d’artificio e cena tra amici e parenti in un ristorante. Ieri Procopio Di Maggio, storico padrino che Salvatore Contorno indicò come il capo della famiglia mafiosa di Cinisi negli anni ’80, è morto. E’ deceduto nella sua abitazione in piazza Martin Teresa nel grosso centro del Palermitano, il paese di Peppino Impastato. Ritenuto un fedelissimo di Totò Riina e Bernando Provenzano e scampato a due attentati nel 1983 e nel 1991, fu condannato al maxi processo istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Domani la salma potrà essere trasportata al cimitero per la sepoltura, ma il questore ha vietato i funerali pubblici.