Mafia, “pizzo” su panini e pompe funebri, arrestate tre persone: uno è boss della “Stidda”

Dai panini gratis al ‘caro estinto’, fino alle case ad ‘affitto zero’. Non sfuggiva nulla alle fameliche orde del pizzo in provincia di Ragusa. La polizia di Stato ha arrestato a Comiso tre persone, una delle quali ritenuta boss della Stidda. Mario Campailla, detto ‘saponetta’, 53enne di Vittoria, aveva ripreso le redini del clan e dei suoi affari dopo la scarcerazione del 2013. In manette pure Salvatore Servo, di Palagonia, 41 anni, e il Salah Ayed, detto ‘turi u tunisinu’, 43enne orginatio della Tunisia. Tutti residenti a Comiso. Le indagini sono partite da alcune richieste estorsive ai danni di un’impresa di onoranze funebri. Ma erano numerose le vittime alle quali i tre aguzzini chiedevano piccole o grandi somme di denaro, segnale di un controllo del territorio che non si voleva mollare, minacciando e pestando chi resisteva.

l Gip di Ragusa ha applicato la misura cautelare in carcere. Gli arrestati sono arrivati anche a fingersi padroni di casa di un immobile per richiedere denaro a loro non dovuto, col solito repertorio di aggressioni e minacce. Servo in altra occasione, dopo un incidente stradale ha taglieggiato la controparte fino a chiedere migliaia di euro. Campailla, fingendo di essere l’intermediario di un debito mai contratto da una vittima comisana, l’ha minacciata di morte per avere 5.000 euro immediatamente, dicendosi pronto a distruggergli casa e negozio utilizzando una pala meccanica. Uno dei tre arrestati – Servo – inoltre, si recava sistematicamente in una panineria di Comiso dove consumava cibi e bevande insieme alla sua cerchia senza mai pagare. Alle richieste del commerciante la risposta, coltello in mano, era: “Ora te lo faccio vedere chi sono io” e contestualmente tirava fuori un coltello. Campailla e’ stato peraltro l’autore di minacce al sindaco di Comiso, “colpevole” di non aver montato un palco per gli spettacoli estivi a favore del locale gestito dalla sua compagna.