Omicidio di Pordenone, misteriosa “pista bresciana”, un uomo racconta: “100 mila euro per uccidere Teresa”

Doveva essere il giorno dell’ex latitante Lorenzo Kari stamani davanti Corte d’Assise a Udine per deporre sull’uccisione di Trifone Ragone e Teresa Costanza, ma causa problemi di salute la sua presenza e’ saltata. Kari, 54 anni, con le sue rivelazioni apri’ la cosiddetta “pista bresciana”, uno dei filoni di indagine esaminati dagli inquirenti a caccia del killer che ha freddato i due fidanzati nel parcheggio della palestra di Pordenone. Agli inquirenti aveva raccontato che mentre era in cella a San Vittore aveva conosciuto un imprenditore che gli avrebbe offerto 100 mila euro per assassinare i due ragazzi, perche’ temeva che Teresa potesse rivelare informazioni sull’omicidio di un uomo avvenuto a Bedizzole (Brescia). Kari, pero’, agli inquirenti spiego’ anche di non aver avuto intenzione di commettere il delitto, ma soltanto di intascare il denaro. Le sue dichiarazioni furono sottoscritte e confermate davanti ai pm. Poi il 4 agosto del 2015 Kari evase dal Centro oncologico di Aviano dove si trovava ricoverato facendo perdere le sue tracce fino all’arresto qualche tempo dopo al campo nomadi a Lobia, frazione di San Giorgio in Bosco (Padova). A Kari gli investigatori non avevano creduto tanto da indagarlo per le ipotesi di reato di false dichiarazioni e calunnia. Presenti oggi in aula davanti ai giudici altri 15 testimoni con Giosue’ Ruotolo, unico accusato del duplice delitto.

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