Omicidio di Teresa Costanza e del fidanzato: gli sms di Trifone all’agrigentina

Dopo le accuse e l’arresto, scatta la comtroffensiva della difesa di Giosuè Ruotolo che mette le mani sugli atti dell’indagine e su tabulati telefonici, filmati di ricostruzioni e analisi dei sopralluoghi. Lo scrive il giornale.it.

In aula, a Trieste, i legali del militare di Somma Vesuviana hanno insinuato dubbi su testimonianze, ricostruzioni e valorizzato alcuni messaggi che l’accusa aveva accantonato perché, in seguito agli accertamenti, non avevano portato a nulla. Si tratta di alcuni messaggi trovati nei telefonini dei fidanzati uccisi e divulgati da “Quarto Grado”.

Sono stati scambiati tra Trifone Ragone e Teresa Costanza l’11 marzo, sei giorni prima del delitto, e lasciano a pensare a un ipotetico pestaggio con un certo Raschi. “Amore ho fatto a mazzate”, scrive Trifone. “Ma che dici, amo’, mi fai preoccupare”, replica Teresa. “M’ha crepato Raschi. Un casino, zigomo rotto”. Ed è proprio su questo retroscena che i difensori di Ruotolo proveranno a mettere in discussione le accuse al militare.