Operazione “Piazza pulita”: tanti consensi e approvazioni; e “Kerkent” e “Montagna”?

Il giornalista Fabio Russello ha colto nel segno.

Oggi, dopo la mini-retata antidroga che ha colpito quattro gambiani, un senegalese ed una cittadina belga, sono stati tanti, veramente esagerati, i commenti e le note di plauso provenienti da associazioni, partiti, politici, sindacati, gente comune o impegnate nel sociale e nelle professioni.

Tutti a gioire e complimentarsi.

E ci sta. Eccome, se ci sta.

E’ un modo tangibile per manifestare apprezzamento, condivisione e – senza tema di smentita – allontanare pericoli di ritorsioni.

E preme evidenziare come una mini lezione di saper vivere ci è stata data dalla comunità senegalese che – scrivono i carabinieri – hanno contrastato fortemente la gestione dello spaccio anche con maniere forti.

Tuttavia, la riflessione di Russello, al netto delle esternazioni consentite in facebook (“Come sono carini taluni miei cittadini che plaudono alle forze dell’ordine quando arrestano quelle m… degli spacciatori stranieri e stanno muti quando arrestano quelle m… dei mafiosi siciliani. Bravi”) merita attenzione.

Vogliamo contare insieme quanti comunicati, quanti politicvi, quante associazioni, quanti sindacati, quanti ordini e professioni, hanno fatto sentire la loro voce quando, pochi mesi fa, sono stati arrestati mafiosi e spacciatori (ancor più organizzati dei gambiani) con l’operazione Kerkent?

E quanti sono insorti a sostegno della magistratura, dei Carabinieri, della Polizia, della Guardia di finanza e delle forze dell’ordine in genere quando vennero messi in galera quasi sessanta mafiosi  (presunti, sino a sentenza definitiva) travolti dall’operazione “Montagna”?

Proprio oggi, il comune di Montegrosso Pian Latte (Imperia) ha conferito la cittadinanza onoraria al colonnello dei carabinieri Andrea Azzolini che quella operazione ha fortemente voluto dopo aver fortemente indagato.

E noi?

Noi siculi, agrigentini, anti-mafiosi e anti-spacciatori cosa abbiamo fatto?

Vogliamo contare gli interventi pubblici? Facciamolo.

E poi, ne vogliamo parlare?