Pestaggio con mazze da baseball, tre arresti, 3 ragazzini feriti: uno è gravissimo

Un dissidio per futili motivi, poi il pestaggio con le mazze da baseball.

E’ accaduto nel catanese, dove tre minori egiziani ospiti di un centro di accoglienza sono finiti in ospedale, uno in gravi condizioni, con un grosso ematoma al cervello per il quale è stato operato all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania.

Arrestati i tre aggressori, che sono stati incastrati dal filmato girato da una delle vittime con il cellulare.

In particolare, gli arrestati sono Antonino Spitale, di 18 anni, e i fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni. In casa di quest’ultimo militari dell’Arma hanno trovato una pistola ad aria compressa che era stata utilizzata per intimidire le tre vittime.

Ad ‘incastrare’ i due fratelli la ripresa del pestaggio fatta da uno dei minorenni con il suo cellulare, che e’ stata successivamente visionata dagli investigatori e che ha portato alla loro identificazione. Le vittime hanno spiegato agli investigatori che il movente era da collegare a contrasti per futili motivi che avevano avuto con alcuni degli arrestati poco prima.

L’aggressione è avvenuta alle 17 di ieri sulla strada che collega San Cono, dove gli egiziani erano stati per la presenza del mercato settimanale, a San Michele di Ganzaria dove i tre sono ospiti del centro di prima accoglienza per minorenni non accompagnati, gestito dalla cooperativa San Francesco, che ospita complessivamente 25 extracomunitari. Mentre rientravano a piedi, a pochi centinaia di metri dalla struttura dove abitano, i tre extracomunitari sono stati raggiunti da due automobili, con a bordo complessivamente cinque uomini. Tre di loro sono scesi, uno mostrando anche una pistola, poi risultata giocattolo, e li hanno colpiti ripetutamente con delle mazze da baseball.

In particolare si sono accaniti su un 16enne, M. M., colpendolo alla testa anche con il calcio dell’arma. Il minorenne è ricoverato con la prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania dove è stato sottoposto a un delicato intervento di neurochirurgia per la riduzione di un grosso ematoma al cervello.

I tre sono indagati per tentativo di omicidio in concorso, lesioni personali e porto illegale di arme improprie. Ricerche sono in corso per gli altri due uomini che erano presenti all’aggressione, anche se sono rimasti nella auto.

Su disposizione del procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, gli arrestai sono stati condotti in carcere.