Antonio Vetro fotografato, nel corso dell'inchiesta "Duty Free", dalla Guardia di Finanza
“E’ un’inchiesta destinata a riservare clamorose sorprese quella della Procura della Repubblica di Agrigento che stamane ha
disposto la perquisizione in ditte operanti in tutta Italia nonché nei confronti di 21 persone che risultano essere attualmente indagate…”.
Ecco cosa scriveva Grandangolo il 26 giugno del 2014 anticipando terremoti giudiziari prevedibili e, puntualmente, avvenuti non più tardi di dieci giorni fa con l’operazione “Duty free” che ha decapitato i vertici
dell’Agenzia delle entrate di Agrigento e che è destinata a riservare
altre clamorose sorprese.
Dunque, l’inchiesta madre è quella che ha avuto per protagonista
il consulente finanziario di Favara, Antonio Vetro, 46 anni, che
anche nell’inchiesta “Duty free” è l’assoluto protagonista.
Un banale controllo stradale, l’auto di Vetro una Bmw X5 bloccata
dalla Guardia di finanza sulla SS. 640, nella zona industriale
di contrada “Zaccanello” di Racalmuto, a bordo della
quale veniva trovata, nascosta in un sacchetto di carta, quello
usato per il pane, custodito a sua volta in uno di plastica, la
somma di 180.680,00 euro in contanti.
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