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Terrorismo, Dambruoso: “A Favara uno dei primi casi in Italia”; Pansa: “Abbiamo estirpato molta gramigna”

“Non cedere alla tentazione di abbracciare la logica della legge della forza, abbandonando quella della forza della legge. Occorre implementare quindi il progetto del procuratore Europeo che aggreghi tutte le migliori risorse giuridiche europee contro la barbarie del terrore del ‘califfo’. Lo ha detto Stefano Dambruoso, Questore della Camera dei Deputati interpellato dalla stampa, al teatro Luigi Pirandello” di Agrigento alla presentazione del libro del Ministro Angelino Alfano, “Chi ha paura non e’ libero” presenti il cardinale Francesco Montenegro, il capo della polizia Alessandro Pansa, moderatore del dibattito Giovanni Floris. “Il nostro è un Paese con 2000 anni di storia giuridica – ha aggiunto Dambruoso durante il dibattito – e possiamo essere leader in questo percorso europeo”.

“Uno dei primi terroristi, un disadattato, è stato Domenico Quaranta di Favara (Agrigento). Un giovane che si era convertito in carcere e che aveva piazzato una bomba nella valle dei Templi. Fu quello il primo caso”. Dambruoso che è stato sostituto procuratore ad Agrigento nel 1992 ha ricordato inoltre che “solo lo scorso gennaio è tornata la volontà, grazie al ministro Alfano, per un disegno di legge che io ho presentato – ha detto – e si è arrivati all’istituzione del procuratore internazionale contro il terrorismo e questo ci facilita”.

Il capo della polizia di Stato, Alessandro Pansa afferma: “Abbiamo arato bene il terreno, estirpando parecchia gramigna che voleva trasformarsi in qualcosa di pericoloso. Il Giubileo, che è un ampio palcoscenico, è un evento che fa crescere il rischio, ma che poi ci sia realmente una azione diretta contro il simbolo della cristianità e che realmente vogliano attaccarla è un’altra cosa”.Da oltre un anno abbiamo notizie di propaganda per incutere terrore. Nessuna di questa notizia era vera – ha aggiunto -. Loro sono bravissimi, noi ci mettiamo paura quando vediamo il cupolone con la bandiera dell’Isis sopra e cambiamo il nostro modo di vivere. Se il terrorista ti vuole ammazzare, non e’ che te lo viene a dire il giorno prima”.