Palermo

Strage sul lavoro a Casteldaccia, morti 5 operai: chi sono le vittime 

Un sesto è stato trasportato all'ospedale Policlinico di Palermo, dopo essere stato intubato

Pubblicato 2 settimane fa

Sono cinque gli operai morti nell’incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano. Un sesto è stato trasportato all’ospedale Policlinico di Palermo, dopo essere stato intubato. Questi i nomi delle cinque vittime della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia: Epifanio Alsazia, 71 anni, Roberto Raneri 51 anni, Ignazio Giordano, 57 anni, Giuseppe La Barbera, Giuseppe Miraglia, 47 anni.

Sono morti uno dietro l’altro calandosi in un tombino dell’impianto fognario. E’ questa la prima ricostruzione della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia che ha causato cinque morti mentre un sesto è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme. Quattro vittime sono operai della Quadrifoglio di Partinico, tra di loro figurerebbe anche il titolare della ditta; il quinto è un lavoratore interinale dell’Amap.

Fondata nel 2005, la Quadrifoglio group Srl di Partinico, in provincia di Palermo, che stava eseguendo i lavori a Casteldaccia dove è avvenuta la strage sul lavoro per conto dell’Amap, è una ditta specializzata nella gestione dei rifiuti ma anche nella manutenzione di acquedotti, gasdotti ed oleodotti. Occupa 24 dipendenti e ha un fatturato di circa 1 milione di euro. Il titolare, Antonino Di Salvo, 67 anni, è un imprenditore di lunga data, con una consolidata esperienza di appalti nella pubblica amministrazione. Chi lo conosce lo definisce “un gran lavoratore, una persona scrupolosa e molto attenta anche con i suoi operai”. L’azienda ha sede a Partinico, in via Milano 95. 

Quella è la macchina di mio padre… è la sua”. Così una donna in lacrime sorretta da una parente appena arrivate nel luogo della strage dei 5 operai a Casteldaccia. La donna piange a dirotto davanti all’auto ancora parcheggiata lungo la strada, una Alfa Romeo Stelvio.

E’ stato il settimo operaio a fare scattare l’allarme quando si è accorto che qualcosa non andava. Al loro arrivo i Vigili del fuoco hanno estratto dalla cisterna tre dei malcapitati.  “Non e’ ancora chiaro per quale motivo gli operai fossero dentro la vasca”, ha spiegato all’AGI Antonio Bertucci dei Vigili del fuoco. “Le analisi sull’operaio trasferito in ospedale – ha continuato Bertucci – faranno probabilmente capire quali sono state le cause dell’intossicazione. Quando sono in gioco le acque reflue, vi possono essere diversi elementi, dal metano all’idrogeno solforato”. 

Nella zona sono arrivate numerose ambulanze e vigili del fuoco che hanno tentato di prestando soccorso a tutti i coinvolti nell’incidente. Il bilancio è gravissimo: una vera e propria tragedia. A indagare sull’accaduto la polizia con il supporto dei tecnici dello Spresal dell’Asp.

”All’improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l’allarme. Mi sento un miracolato. Sono sotto choc. Non voglio dire altro”. Così all’Adnkronos l’operaio Amap sopravvissuto alla tragedia

MESSAGGI DI CORDOGLIO

“È un dolore profondo quello che ho provato alla notizia della morte degli operai a Casteldaccia. A nome mio e di tutta la giunta esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime per la terribile e inaspettata tragedia che le ha colpite”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.

“Sono sconvolto dalla notizia del tragico incidente a Casteldaccia che ha provocato la morte di cinque operai. Prego per loro e sono vicino alle loro famiglie. Non si può parlare più di incidenti sul lavoro ma di una inaccettabile strage che impone un impegno per assicurare maggiori condizioni di sicurezza ai lavoratori”. Lo dichiara Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, deputato di Forza Italia, appresa la terribile disgrazia accaduta in provincia di Palermo.

“Dopo Brandizzo, Firenze, Suviana ora Palermo. Qui siamo davanti a una strage spaventosa e senza precedenti. Il modello di business italiano e’ profondamente malato. Serve una cura drastica. La sicurezza non e’ un costo. E’ urgente un patto per la bonifica del lavoro povero”. Lo scrive il deputato del Pd, Arturo Scotto, sui social network.

In seguito alla tragica perdita di cinque operai e al ferimento grave di altri due durante l’incidente avvenuto oggi a Casteldaccia, desidero esprimere la mia più profonda solidarietà alle famiglie delle vittime. Questo terribile incidente ci ha scosso profondamente, lasciando un vuoto insostituibile nei cuori delle famiglie colpite. In questo momento di dolore e difficoltà, siamo vicini ai parenti delle vittime e condividiamo il loro lutto. Le parole possono risultare insufficienti di fronte a una perdita così ingiusta. Spero che al più presto sia fatta luce sull’accaduto. Incidenti simili non devono più accadere”. Lo dice l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo. 

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