Tutti i sogni del presidente Giavarini: “Akragas iscritta ma mi hanno lasciato solo”. Intanto Rigoli va a Catania..

Giornata fondamentale quella di oggi per le sorti dell’Akragas Calcio. Infatti, è da poco terminata la conferenza stampa tanto attesa dall’ambiente sportivo (e non solo) agrigentino per conoscere le linee guida che caratterizzeranno la stagione 2016/2017.

In sala conferenza si presentano, uno di fianco all’altro quasi a simboleggiare una specie di “patto di ferro“, Marcello Giavarini e Silvio Alessi. E’ proprio quest’ultimo a prendere per primo la parola e a concedere una introduzione illuminante sui fatti che, negli ultimi giorni, hanno contraddistinto le sorti biancazzurre.

Silvio Alessi, il presidente agrigentino che ha raccolto la società ormai fallita e l’ha condotta tra i professionisti, rimarca a più riprese l’importanza decisiva della figura di Marcello Giavarini e Peppino Tirri, fondamentali per l’iscrizione ed il proseguo dello scorso campionato. La situazione, così come dice Alessi, è stata contraddistinta da molte promesse e pochi fatti. Sia da parte istituzionale, sottolineando come non spettasse alla società il farsi carico del mutuo per la realizzazione dell’impianto di illuminazione, sia da parte societaria, rimarcando a chiare linee come componenti della minoranza non abbiano rispettato gli accordi presi inizialmente.

Lo stesso Alessi ha confermato di aver dato un modesto ma decisivo contributo triplicando le sue spese rispetto al business plan iniziale.

Subito dopo, tocca a Marcello Giavarini, l’uomo più atteso della giornata sia per le sue recenti dichiarazioni sia perchè, in ogni caso, rappresenta la maggioranza della società per azioni. Giavarini è visibilmente stizzito ma dimostra grande temperamento e, con l’aiuto anche della figura di Alessi, appare molto più chiaro e convincente rispetto alle sue ultime discutibili uscite. La situazione è questa: per far funzionare il giocattolo Akragas ci vogliono i soldi e, di agrigentini puro sangue, ce ne sono pochissimi, anzi nessuno, ad investire capitali nella squadra di calcio agrigentina. Da molte parti viene spesso sbandierato l’amore (platonico) nei confronti della società ma al momento di dimostrarlo con i fatti non si vede anima viva.

Abbastanza emozionato, e dopo aver messo i cosiddetti puntini sulle i, Giavarini annuncia l’imminente iscrizioni della squadra al prossimo campionato, raddoppiando praticamente il suo impegno. Infatti, alcuni soci della minoranza sono usciti dai quadri dirigenziali e, altri ancora, hanno ridimensionato le proprie quote associative. Il tutto in attesa di nuovi investitori, che dovranno trovare i soci che vendono. Aspettando, dunque, che si risolva anche questa situazione è ancora Marcello Giavarini a farsi carico delle spese e, concretamente, di quasi il 90% delle quote azionarie. Inoltre, è lo stesso Giavarini a sottolineare gli enormi sacrifici economici effettuati per far sì che oggi si parli di iscrizione. Nella giornata di ieri, infatti, sono stati saldati anche gli ultimi stipendi relativi alla passata stagione che ha reso possibile districarsi da eventuali complicazioni di natura economica e burocratica (ispettori Covisoc su tutti).

Che campionato aspetta l’Akragas? Sicuramente di basso profilo dal punto di vista economico, con ristrette disponibilità finanziare che gravano sostanzialmente sulla figura di Marcello Giavarini. L’aspetto tecnico, inoltre, è tutto da curare. Notizia di pochi minuti fa è, infatti, l’accordo tra il Catania Calcio e Pino Rigoli, vero protagonista dell’Akragas e della sua salvezza. Il tecnico di Raccuja, complica anche un clima di indecisione venutosi a creare ad Agrigento, ha raccolto con favore la proposta arrivata dagli etnei e per lui si profila un anno di alto livello. Dunque, ritornando all’Akragas, servirà innanzitutto una guida tecnica. Difficile, come si è visto in passato, colmare il vuoto lasciato da Rigoli, profondo conoscitore della piazza agrigentina. Si cercherà di confermar alcuni pezzi pregiati della scorsa stagione ma questo sarà compito particolarmente difficile.

L’appello rivolto dal patron agrigentino, inoltre, coinvolge anche la tifoseria e la parte “civile” degli agrigentini: “Ci vuole chiarezza nella comunicazione e bisogna remare tutti per la stessa direzione”.

La Serie B entro tre anni? Mi sbagliavo, lo scorso anno mi erano stati presentati conti e situazioni che si sono dimostrati diversi da quelli che in realtà erano.” 

Lo Stadio Esseneto? Ringrazio pienamente il sindaco Lillo Firetto e tutti i consiglieri che hanno dato voto favorevole al buon fine della firma della convenzione tra Comune e Akragas. Preannuncio, però, che ci sono alcuni punti da modificare e sono sicuro che nessuno si tirerà indietro.”

Sono rimasto deluso anche dalle presenze allo stadio che, dal punto di vista economico fa molto. Prima del mio arrivo allo stadio ci andavano circa 5000 persone mentre lo scorso anno la soglia si è ridimensionata di parecchio.”

“Per quest’anno dovremo affrontare un campionato, nonostante i problemi, dignitoso e che punti alla salvezza. In Serie B ci arriveremo, questa è una promessa. Adesso anche gli agrigentini devono fare la propria parte. Lo scorso anno abbiamo avuto 300 abbonamenti, praticamente il Teatro Pirandello contava più abbonati rispetto a noi. Mi aspetto 2000 abbonamenti, perchè Agrigento è una grande piazza.”

“Lo scorso campionato è costato circa 2.300.000€ più 300.000€ di debiti accumulati. Le entrate della società tra sponsor e incassi sono state di circa 1.500.000€. La restante parte è stata messa sul tavolo da me e dal presidente Alessi. Bisogna risanare, dunque, la società ed avere basi solide, dando un futuro all’Akragas e non costruire castelli di sabbia. Bisogna dare un futuro, anche attraverso il sacrificio che passa da quest’anno, all’Akragas.”

Infine, Giavarini lancia un messaggio alla tifoseria. “E’ mai possibile che abbiamo una tifoseria divisa in due? Bisogna dimostrare unità di intenti, Agrigento non può permettersi queste spaccature.”

Intanto il Catania, come detto, tramite comunicato diffuso sul sito internet, conferma l’accordo raggiunto tra l’ex allenatore dell’Akragas e l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco: “Il Calcio Catania S.p.A. comunica di aver affidato l’incarico di allenatore della prima squadra al signor Pino Rigoli, nato a Raccuja (Messina) l’8 novembre 1963. Il nuovo tecnico rossazzurro, reduce dalla positiva esperienza alla guida dell’Akragas, ha sottoscritto un contratto di durata biennale. Pino Rigoli sarà presentato ufficialmente ai giornalisti ed agli operatori dell’informazione sabato prossimo alle 11.00, in sala congressi, a Torre del Grifo Village”.

Non ne sapevo niente di Rigoli al Catania”. Sono queste le parole del presidente del Cda biancazzurro, Silvio Alessi che a margine della conferenza stampa di questa mattina ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’addio dell’ormai ex tecnico biancazzurro.

“Con Rigoli – ha detto Alessi – dovevamo vederci domani, ci siamo sentiti fino a poco fa, davvero non ne sapevo nulla”.