Imponente operazione anti-bracconaggio nell’agrigentino. I carabinieri del Norm, insieme ai colleghi della Compagnia di Cammarata, hanno controllato oltre 30 cacciatori, eseguito 4 perquisizioni (veicolari e personali), ed elevato contravvenzioni per un importo di oltre 10 mila euro.
A Casteltermini, invece, i carabinieri hanno denunciato quattro cacciatori, di cui tre pregiudicati, per aver ucciso diversi esemplari di “Coturnice Siciliana”, volatile a rischio di estinzione, presente solo in Sicilia, che rappresenta l’emblema della fauna selvatica dell’isola. I fucili utilizzati, inoltre, sono risultati privi di riduttore del caricatore.
Al gruppo di bracconieri, che hanno provato (vanamente) a disconoscere la paternità dei corpi dei rari volatili, sono state sequestrate le armi e le munizioni, ed ora rischiano l’arresto fino a otto mesi e l’ammenda fino a € 3.500. Infine, a tre dei quattro uomini, provenienti dalla provincia catanese, è stato staccato un verbale da € 533 a testa, per aver violato le indicazioni dell’ultimo DPCM in vigore, in quanto usciti dal proprio Comune di residenza senza un valido motivo.
“Risultati conseguiti sono importanti primo per consentire la regolarità e la sicurezza tanto dei cacciatori, quanto delle persone che abitano vicini ai territori di caccia e non solo, ma anche per la difesa della fauna e delle specie a rischio estinzione che sono particolarmente presenti in questo territorio”, ha detto il Capitano Sabino Dente Comandante Compagnia Carabinieri Cammarata a margine della conferenza stampa.