Aragona, quel cagnolone avvelenato nell’assoluta indifferenza: appello-denuncia

Riceviamo e pubblichiamo un appello-denuncia di una cittadina di Aragona

Illustre Redazione

approfitto di queste righe, per denunciare ancora una volta la recrudescenza del fenomeno del maltrattamento di animali, in un vuoto inaccettabile di pietà umana, che mi spinge a chiedere con forza all’Amministrazione  del Comune di Aragona e a tutte le Istituzioni coinvolte, di provvedere a mettere in atto azioni, volte a tutelare i diritti degli animali e lottare per la prevenzione del randagismo.

Attraverso questa lettera, vorrei cogliere l’occasione di condannare pubblicamente e con veemenza, l’ennesimo atto criminale avvenuto in questi giorni ad Aragona , perpetrato ai danni di un cagnolone dolce ed indifeso, trovato avvelenato, da una signora che ogni giorno gli dava da mangiare, e tutto ciò dopo, che qualche settimana fa era stato dato alle fiamme un altro povero cagnetto, la cui unica colpa era quella di aspettare che qualcuno gli desse del cibo e qualche coccola.

Purtroppo tale condanna non può trasformarsi in una rimodulazione del codice penale, che consenta certezza e commisurazione della pena per coloro i quali si rendono artefici di tali esecrabili misfatti.

E’ chiaro a tutti che il dilagare del fenomeno del randagismo è generato dall’esacerbazione di quegli animi primordiali e primitivi, che nel disprezzo dell’altro, esprimono la loro malvagità in atti criminosi ai danni dei più deboli, in questo caso degli animali, come proiezione della rabbia del loro disadattamento sociale.

Dopo aver appreso di questi atti criminosi e dell’abbandono di cuccioli, da parte di un ignoto che ne maltratta la mamma (tale episodio è stato denunciato alle autorità competenti), levo forte il mio accorato appello, affinchè, il Comune di Aragona, nella persona del sindaco,  si costituisca parte civile e ponga un freno a tali atti  di violenza contro gli animali, e ad  ottemperare alle proprie responsabilità, senza gravare su quei volontari, che si fanno carico economicamente e moralmente di quei poveri esseri indifesi.

Cordiali saluti

Giusy Terrana