Agrigento, sistemati dossi artificiali lungo Viale dei Giardini: cosa c’è da sapere..

Nella mattinata di ieri, nella zona balneare di San Leone, gli operai del comune di Agrigento hanno provveduto alla sistemazione dei dossi artificiali lungo il Viale dei Giardini, un’arteria che percorre la zona centrale, e per questo molto trafficata, del lido di Agrigento. Da questa decisione, come peraltro accade spesso in momenti in cui si opera, sono nate diverse prese di posizione dove si possono individuare fondamentalmente due correnti di pensieri: i pro e i contro. Fermo restando che la pratica della sistemazione dei dossi artificiali non è una scelta dettata dal gusto o dalla bellezza bensì dall’utilità e dalla sicurezza e che dunque vi sono delle norme che ne regolano la collocazione, analizziamo proprio gli episodi in cui , per legge, possono essere montati. Ma prima, bisogna partire da un presupposto. Il posto in cui sono stati collocati i dossi, ovvero il viale dei Giardini, è ormai diventato da troppo tempo un luogo in cui le autovetture, seppur si parli di un centro abitato in cui sono presenti diverse attività e numerose abitazioni, sfrecciano senza controllo, in barba ai limiti di velocità e alla pericolosità proveniente da questi sciagurati comportamenti. Il Viale dei Giardini, soprattutto nelle ore notturne, diventa una bella e larga strada dove dare sfogo ai cavalli di un mezzo. E questo non va bene.

Gli  inglesi li chiamano “sleeping policeman” (poliziotto che dorme). I dossi artificiali possono essere utilizzati solamente entro alcuni vincoli che la legge prevede ma , spesso, viene fatto un uso distorto della loro funzione o, altre volte, in barba alle regole vengono collocati laddove, per legge, non potrebbero starci.

Ma quali sono i limiti descritti dalla legge entro cui si può operare e quali, invece, sono i paletti dai quali non bisogna mai discostarsi? Innanzitutto il luogo.
1) I dossi possono essere installati solo su:
 a) strade residenziali
b) parchi pubblici e privati
c) residence e luoghi simili e purché, su tali tratti, vi sia un limite di velocità uguale o inferiore a 50 km/h 
Da qui deriva la prima delle più frequenti irregolarità. Infatti, il concetto di strade residenziali non è ben definito a meno di non ricondurlo alla definizione di zona residenziale così individuata dal piano urbanistico. In questo caso, l’utilizzo dei dossi sarebbe molto limitato. Tuttavia, non poche volte i dossi vengono collocati su strade ad alto scorrimento, come le strade statali che attraversano i centri urbani.

2) Il Ministero dei Lavori pubblici [2] ha chiarito inoltre che “I dossi collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentemente percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza, o lungo le linee di trasporto pubblico, devono essere rimossi”.

3. Quanto alla segnaletica, il regolamento impone l’obbligo di presegnalare la presenza dei dossi artificiali. La segnaletica verticale deve essere costituita da un cartello triangolare a bordo rosso

4. Quanto alle dimensioni, esse variano in funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada:
a) per limiti di velocità pari od inferiori a 50 km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm;
b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40 km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm;
c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm.

Il Ministero dei Lavori Pubblici ha chiarito che, nel collocare i dossi artificiali, occorre anche tenere presenti le condizioni climatiche, per evitare, ad esempio, che in inverno il passaggio di mezzi sgombraneve porti alla loro rimozione, oppure che il loro sormonto da parte delle ruote dei veicoli in transito possa generare pericolose vibrazioni nelle zone circostanti ed eventualmente danneggiare edifici o gli stessi veicoli.