Agrigento, tentata estorsione, “nel mirino” degli investigatori il telefono di Antonio Massimino

La Procura di Agrigento ha affidato il telefono cellulare di Antonio Massimino, 48 anni, agrigentino, finito in carcere nei mesi scorsi per una presunta tentata estorsione ai danni di un imprenditore, ad un perito incaricato di estrapolare tutti i dati che non sono stati già cristallizzati nelle intercettazioni. Oltre a Massimino, nella vicenda, è coinvolto anche quello che a detta degli investigatori sarebbe il suo “braccio operativo”, Liborio Militello, 49 anni di Agrigento. Si indaga anche su un terzo soggetto, Salvatore Gambino, 46 anni, titolare di un impresa che realizza impianti elettrici.