Montallegro, stabilimenti balneari: chiarimento della Soprintendenza

La Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento interviene, con una nota firmata dalla soprintendente Gabriella Costantino, e dal dirigente Antonino Fera, dopo la sentenza del Tar che ha autorizzato l’attività di due stabilimenti balneari di Bovo Marina, a Montallegro.
La vicenda era nata dopo che l’associazione “Mareamico” aveva presentato un esposto chiedendo se le concessioni demaniali rilasciate all’interno della spiaggia dei due locali fossero in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie ed in particolare del parere della Soprintendenza alla luce del vigente pieno paesistico.
Dopo che il Tar ha accolto il ricorso dei titolari degli stabilimenti, la Soprintendenza di Agrigento è intervenuta chiarendo che non si tratta di una sentenza definitiva, ma “di un accoglimento di sospensione cautelare”.
L’ente, inoltre, chiarisce che una delle ditte “risultava sfornita di autorizzazione paesaggistica fin dal 2008 e per il 2016 aveva richiesto una nuova autorizzazione senza tuttavia allegare alcuna documentazione a corredo”.
L’altra ditta, chiariscono dalla Soprintendenza, “risultava sfornita di autorizzazione paesaggistica fin dal 2014 e la stessa aveva richiesto per il 2016 prima il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e successivamente di voler procedere con la riduzione in pristino e al successivo rimontaggio della struttura previa autorizzazione paesaggistica”.
“Pertanto, – si legge ancora nella nota dell’ente – in presenza di opere realizzate senza la prescritta autorizzazione, la Soprintendenza ha correttamente operato, emettendo i provvedimenti di riduzione in pristino previsti dall’articolo 167 del Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

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