Arsenale a Favara, col. Micucci: “Scoperto laboratorio”

“Dopo gli ultimi fatti, omicidi e tentati omicidi, verificatisi a Favara, il nostro obiettivo è stato ed è quello di contrastare la presenza ed i traffici di armi e munizioni sul territorio. L’attività è’ stata svolta in particolar modo su questo cinquantenne Amedeo Caruana, infermiere di Favara. Ed a lui siamo arrivati monitorando vari soggetti e con servizi di osservazione”.
Lo ha ricostruito il tenente colonnello Rodrigo Micucci, a capo del Reparto operativo dei carabinieri di Agrigento, durante la conferenza stampa per illustrare il rinvenimento dell’arsenale a Favara. “Alcune sono armi di fabbricazione italiana, alcune sono armi clandestine quindi con matricola abrasa, altre sono alterate – ha proseguito il tenente colonnello Micucci – . E’ stata significativa la presenza di dispositivi di armamento e di strumenti che servono per confezionare cartucce o modificare e alterare le armi stesse. Non solo armi, ma un vero e proprio laboratorio. Alcune armi erano occultate in tubi cilindrici interrati”.

Il tenente Scotto di Tella, il procuratore della Repubblica, Luigi Patronaggio e il col. Rodrigo Micucci
Il tenente Giuseppe Scotto di Tella, il procuratore della Repubblica, Luigi Patronaggio, il col. Rodrigo Micucci e il capitano Luca Armao
Le armi sequestrate a Favara
Il caseggiato di Favara dove sono state scoperte le armi

Il tenente Scotto di Tella, il procuratore della Repubblica, Luigi Patronaggio e il col. Rodrigo Micucci

Sull’argomento ha detto la sua il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio,
“Le investigazioni ulteriori ci daranno contezza di cosa abbiamo trovato e a cosa servivano le armi che abbiamo trovato. In questo momento registriamo la grande soddisfazione di avere tolto dalla strada armi micidiali, pronte all’uso ed in perfetta efficienza”.
“Questa operazione è il frutto della costante presenza sul territorio dei carabinieri, in una realta’ difficile quale è Favara”, ha sottolineato Patronaggio.
A Favara, da diversi mesi ormai, si registrano omicidi e tentati omicidi. Favaresi sono stati uccisi anche a Liegi in Belgio. Nelle scorse settimane, l’amministrazione comunale, la chiesa ed i cittadini erano scesi in strada, con una lunga marcia, per ripudiare mafia e criminalità. Il sindaco Anna Alba, dopo l’ultimo tentato omicidio, aveva anche chiesto al ministro Minniti un potenziamento delle forze dell’ordine presenti sul territorio.

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