Agrigento, lutto nel mondo forense: si è spenta l’avvocato Anna Americo

Una triste notizia ha raggiunto oggi il Tribunale di Agrigento e il mondo forense. Si è spenta a 51 anni dopo una silenziosa e dignitosa battaglia contro un male incurabile. 

Nata a Agrigento il 3 febbraio 1966, laureata nel 1991 presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma. Dal giugno 2008 componente del Consiglio Direttivo della Camera Penale di Agrigento. Avvocato Cassazionista dal 2010.

Cordoglio dei colleghi che – anche sui social – stanno ricordando le esperienze vissute a fianco (e non) di Anna Americo.
“Penalista onesta ed affermata conquistò la gavetta accanto ad una insigne penalista, l’avvocato Fiamma, – ricorda, su Facebook, l’avvocato Totò Pennica – . Anna è stata pioniera tra le giovani colleghe ad abbracciare, con passione, l’arte del diritto penale. Apparentemente poco loquace, invero era concentrata e seria nello studiare i casi che gestiva con passione, competenza professionalità e necessario distacco. Sempre corretta, buona, garbata, viveva l’impegno della professione come una missione – ha continuato il legale Pennica – . Recentemente si vedeva di rado, impegnata nella battaglia più difficile della sua vita, lottare contro il male, affrontando l’esperienza con discrezione, senza pietismo, nel dolore umano e nel dispiacere . Scrivo di getto questo ricordo, nato dal cuore. Anche se non ho mai codifeso con lei, ne ho apprezzato le qualità umane e professionali. Una figura che ha onorato l’avvocatura locale che si spegne, maledetta sorte. Addio Anna”.

“Non solo una eccezionale collega, ma una donna profetica per la sua generazione il cui impegno nella professione forense si è rivelato di eccezionale lungimiranza – ha scritto l’avvocato Salvatore Cusumano – . Una avvocatessa libera da qualsiasi condizionamento o potere, ecco per questo i legali spesso assieme ai giornalisti sono invisi al potere, perché cercano di smascherare i fatti. Una donna profondamente innamorata del suo lavoro, legata ad ideali sicuramente alti e nobili, e per questo non comuni, ma allo stesso tempo disegnano una persona semplice, che – conclude Cusumano – considerava la sua attività come una naturale manifestazione della sua personalità . Addio Anna”.

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