Agrigento, riconosciuto il cadavere di un bambino siriano segnalato da “Chi l’ha visto”

Nella giornata di ieri personale dipendente della locale Divisione Anticrimine (Polizia Scientifica ed Ufficio Minori) ha proceduto ad effettuare le operazioni di riconoscimento del cadavere di un bambino annegato al largo della Libia nel corso di un naufragio avvenuto nel 2014.

Un mese fa, infatti, personale dipendente del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica relazionava circa il riconoscimento di un bambino siriano, la cui scomparsa veniva segnalata nella nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” andata in onda il 7 marzo 2016.

Il citato personale della Polizia Scientifica di Agrigento riconosceva infatti nell’effige fotografica diffusa nel corso della trasmissione televisiva di Rai tre il volto di un bambino arrivato cadavere a Porto Empedocle in seguito ad annegamento nell’ambito di un tragico naufragio avvenuto il 2 agosto 2014 al largo di Lampedusa, e che era stato sottoposto ad autopsia a cui aveva assistito.

Secondo le informazioni divulgate dalla redazione della trasmissione televisiva i genitori del bambino deceduto erano stati salvati e portati da una nave fino a Salerno e attualmente si trovavano in Germania, a Stoccarda, da dove avevano lanciato un appello per verificare la sorte dei figli minori che viaggiavano con loro. Oltre al piccolo Mohammed, i migranti siriani avevano infatti perduto nel tragico naufragio anche altri tre figli, Omar, Esrà, Rama, che risultavano dispersi.