Appalti e “n’drangheta”, incredulità per fermo ex presidente del Kamarat calcio (ft)

Sorpresa, stupore nella comunità montana di Cammarata e San Giovanni Gemini nonché della Quisquina per il fermo dei quattro imprenditori agrigentini, operato dalla Guardia di finanza nel contesto di un’inchiesta della Dda di Catanzaro e Reggio Calabria che ha portato in carcere 35 persone ed al sequestro di oltre 50 ditte edili tutte coinvolte in una torbida storia di appalti truccati e pilotati su ordine della n’drangheta dei Piromalli.

Gli imprenditori fermati sono: Francesco Migliore, 56 anni; Filippo Migliore, 47 anni, ex presidente del Kamarat calcio ed ex consigliere comunale, entrambi di Cammarata; Alessio La Corte, 33 anni e Vito La Greca, 39 anni entrambi di  a Santo Stefano Quisquina, ma il primo residente a Cammarata ed il secondo a San Giovanni Gemini.

Per i pubblici ministeri della Dda di Catanzaro e Reggio Calabria tutti e quattro, amministratori di fatto della Comel S.r.l., essendo Migliore Francesco socio della stessa e Migliore Filippo direttore tecnico), unitamente a Di Paola Roberto (socio accomandatario della società Di Paola C. e figli s.a.s.), esponenti della cordata “siciliana” (Interconsolidamenti S.r.l., GeocostruzionI S.r.l., Comel s.r.l., Di Paola C. & figli s.a.s.), “mettevano stabilmente a disposizione dell’associazione la propria impresa, con i relativi requisiti economici e tecnici (le c.d. categorie), al fine di turbare gare di appalto, prestandosi a partecipare in ATI o con avvalimento di altre imprese compiacenti, percependo a titolo di compenso una percentuale intorno al 2,5 % dell’importo a base d’asta al netto del ribasso, senza effettivamente eseguire i lavori, nominando procuratore speciale Morabito Giorgio o altro soggetto facente parte dell’associazione; si metteva comunque a disposizione di ogni esigenze dell’associazione”.

Accuse gravissime che i fermati potranno confutare nelle prossime ore davanti al Gip nel corso dell’interrogatorio di convalida.

Nella comunità montana, tuttavia, l’incredulità è al massimo.

Si fa fatica a credere del così’ pesante coinvolgimento dei quattro in fatti di n’drangheta. I fratelli Migliore così come gli altri fermati sono molto conosciuti nel territorio. Filippo Migliore è stato anche consigliere comunale Udc e per nove anni presidente del Kamarat calcio. Con Alessio La Corte soprattutto ha condiviso la passione per il football, finendo persino nei guai, e sottoposto a Daspo, per gli incidenti del 6 febbraio 2011 a Cammarata al termine di una partita del campionato di Eccellenza tra Kamarat e Valderice culminati da un’invasione di campo che ha fatto sì che il portiere del Valderice venisse picchiato.

E’ l’unica nota stonata di un passato senza macchie.

Adesso questa brutta storia la cui parola fine deve essere ancora scritta.