Canicattì, tentato omicidio Curto: fermato Gianluca Scaccia (foto e video)

Si è chiuso, dopo un tiramolla durato qualche giorno, il cerchio attorno allo sparatore che venerdì scorso ha ferito a pistolettate Vincenzo Curto, 31 anni  di Canicattì.

In esecuzione di un provvedimento di fermo firmato dal Pubblico ministero Carlo Cinque della Procura della Repubblica di Agrigento, oggi pomeriggio è stato catturato Gianluca Scaccia, 33 anni, pregiudicato, conoscente della vittima con la quale, dalla separazione con la moglie aveva avuto più di un dissidio.

Canicattì, l'arresto di Gianluca Scaccia
Canicattì, l'arresto di Gianluca Scaccia
Gianluca Scaccia
Vincenzo Curto
Gianluca Scaccia e Vincenzo Curto

A Scaccia il Pm contesta tentato omicidio, porto aggravato e detenzione illegale di pistola dopo aver esaminato il rapporto dei carabinieri della Compagnia di Canicattì guidato da Mario Amengoni che sin dalla sera del mancato omicidio era il 22 giugno scorso –  hanno iniziato le indagini e presidiato sinanco l’ospedale dove Curto era stato ricoverato, prima di essere sottoposto ad intervento chirurgico, accompagnato dai fratelli.

La sparatoria, per come è stata narrata dal reticente (inizialmente) Vincenzo Curto sarebbe avvenuta  nella zona alta del quartiere popolare di Borgalino in contrada Montagna.

I tre colpi di pistola hanno centrato il trentatreenne alla parte destra del torace e l’ogiva è stata rinvenuta e sequestrata dai carabinieri. Altri due colpi avrebbero invece attraversato la gamba destra della vittima e le ogive, in questo caso, sono state ritrovate e sequestrate dai poliziotti del Commissariato di Canicattì guidati da Valerio Saitta.

L’attività investigativa di Polizia e Carabinieri ha permesso di giungere a certezze: a sparare sarebbe stato Scaccia al culmine di una lite scoppiata durante un incontro che avrebbe dovuto rivelarsi chiarificatore. Il movente? Passionale. Come Grandangolo aveva scritto la notte del tentato omicidio.

Infatti, secondo indiscrezioni, pare che Curto e Scaccia si siano dati appuntamento per discutere di vicende legate alla ex moglie della vittima che, da qualche tempo avrebbe cominciato a frequentare il mancato omicida.

Incontro chiarificatore che si è subito rivelato foriero di guai: Scaccia è andato con una pistola (che non è stata ancora ritrovata) e Curto con una mazza da baseball. Inevitabile la conclusione violenta dell’incontro.

Adesso con l’arresto di Scaccia si chiude il primo capitolo investigativo che avrà una prosecuzione con la ricerca dell’arma che ha fatto fuoco e con il pronunciamento del Gip del Tribunale di Agrigento sul fermo disposto dalla Procura.

Gianluca Scaccia è già noto alle forze dell’ordine per esser stato – nel 2012 – arrestato insieme ad altre due persone per detenzione di stupefacenti, armi e munizioni. Anche Curto aveva qualche precedente. L’ultimo dei quali lo aveva portato in carcere per reati legati al dopo separazione dalla moglie.

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