Demolizioni a Licata: “A testa Alta” esprime solidarietà alla ditta minacciata

Dopo la lettera intimidatoria ricevuta, la ditta Patriarca di Comiso, aggiudicataria dell’appalto per le demolizioni dei manufatti abusivi di Licata, ha deciso di lasciare. Sulla vergognosa vicenda, che è oggetto di indagini da parte della Procura di Ragusa e di quella di Agrigento, interviene l’associazione A testa alta:Vengano individuati e perseguiti, con la giusta determinazione, questi vigliacchi mafiosi che pensano di fermare le demolizioni di immobili abusivi, da decenni divenuti di proprietà comunale, con le minacce e le intimidazioni. Vengano al più presto assicurati alla giustizia anche eventuali registi e mandanti, che se ne stanno dietro le quinte continuando a giocare sporco sulle sorti della nostra città, con le false promesse di “sanatoria” che sanno di campagna elettorale. Non abbiamo imparato nulla dai soprusi e dalle violenze subite dai nostri imprenditori, che sono stati lasciati soli in tempi recenti e meno recenti. L’indifferenza e il silenzio sono una ulteriore forma di violenza. La cosa al momento più urgente è una presa di posizione chiara e netta da parte della cittadinanza tutta, delle Istituzioni e delle Autorità: chi continua a tacere, a nascondere, a far finta di non vedere, si rende partecipe e ugualmente responsabile di queste vili azioni, e del degrado morale in cui continua a sprofondare questa città. Speriamo che alla nostra manifestazione di sostegno nei confronti della ditta Patriarca se ne aggiungano tante altre, come è giusto che sia”.