Lavori vicino fiume Platani, denunciate 2 ditte per furto e smaltimento illegale di rifiuti

Furto aggravato ai danni dello Stato e smaltimento illegale di rifiuti.

L’intervento dei carabinieri sul fiume Platani

Sono i reati di cui dovranno rispondere i legali rappresentanti di due ditte, Alpin srl e Sicurbau con sede a Torrecuso in provincia di Benevento, i cui operai sono stati sorpresi dai carabinieri al lavoro nei pressi del fiume Platani a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo. Escavatori e camion movimento terra stavano prelevando massi dal letto del fiume per poi trasportarli all’interno del vicino cantiere di costruzione di una galleria ferroviaria, dove venivano riutilizzati per lavori di consolidamento.
Parte della terra di risulta dello scavo della galleria, invece, veniva invece riversata nel letto del fiume. Si tratta della stessa area che lo scoro febbraio è stata teatro della tragica esondazione del torrente Morello, affluente del Platani, in cui ha perso la vita un uomo di Campofranco (Caltanissetta), travolto dall’ondata improvvisa di acqua e fango sulla strada statale Palermo-Agrigento.
Le due società stanno realizzando per conto di Rfi i lavori di completamento del tratto della galleria naturale “Lercara” a singola canna e a semplice binario previsti nel progetto di “Velocizzazione della linea Palermo-Agrigento”. L’importo dei lavori è di 29 milioni di euro.
Per i legali rappresentanti delle ditte è scattata la denuncia. Entrambe le aziende erano inoltre prive delle previste autorizzazioni. In ausilio dei militari locali sono intervenuti i carabinieri del Centro regionale anticrimine ambientale di Palermo e Agrigento.
Si tratta degli uomini del Corpo forestale dello Stato, confluiti nella Benemerita dallo scorso 1 gennaio.
“Attendiamo di ricevere il verbale da parte della magistratura – dicono da Rfi – solo allora conosceremo le contestazioni e valuteremo cosa fare”