Lo strano caso del camping di lido Rossello e delle ville per vip di Scala dei turchi: Legambiente (e non solo) strabica?

Ecco il progetto borgo della Scala dei turchi

Ha denunciato alla Procura gli esponenti di Legambiente, Domenico Fontana e Daniele Gucciardo, per le ipotesi di reato di falso, simulazione di reato e calunnia.
E’ Gaetano Caristia, l’imprenditore di Siracusa titolare della Comaer, la società che stava realizzando un complesso residenziale a lido Rossello a Realmonte (Ag), oggi sottoposto a sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria.
“Ho preso questa decisione dopo tre anni di rispettoso silenzio – dichiara Caristia attraverso il proprio legale Gigi Restivo – quando ho scoperto che Legambiente da una parte chiede di costituirsi parte civile contro di me nel procedimento penale che riguarda il piano di lottizzazione di contrada Canalotto a Realmonte e dall’altra nulla eccepisce quando i suoi esponenti più autorevoli della provincia di Agrigento, Fontana e Gucciardo, redigono, su committenza privata, un progetto esecutivo per la realizzazione di un campeggio con bungalows su una superficie pari al triplo di quella della Comaer (180.000 metri quadrati) in contrada lido Russello, a poche centinaia di metri dagli interventi che avrebbe dovuto porre in essere la mia società e su area parimenti vincolata”.
Fontana e Gucciardo, l’uno presidente regionale di Legambiente l’altro esponente del circolo di Agrigento presentarono nel settembre del 2013 un esposto alla Procura a cui allegarono degli elaborati grafici e fotografici per dimostrare la commissione di presunti reati edilizi ed urbanistici da parte della società di Caristia. Presunti reati su cui è chiamato ad esprimersi il 2 marzo il Gup Francesco Provenzano in sede di udienza preliminare.
“Quelle elaborazioni grafiche allegate all’esposto – dichiara, sempre attraverso il legale di fiducia, Caristia – sono del tutto errate e false”.
Per dimostrarlo, l’imprenditore ha allegato alla sua denuncia una perizia giurata dalla quale, attraverso una sovrapposizione degli elaborati di Legambiente con le carte ufficiali della Regione siciliana della fascia costiera di Realmonte, si evincerebbe una differenza che in alcuni punti supera i 13 metri della linea di demarcazione delle fasce di arretramento della battigia di 150 e 170 metri. “In questo modo – prosegue Caristia – Fontana e Gucciardo hanno tracciato una linea cui si è anche accodato il consulente di parte del Pm al momento in cui ha redatto la sua consulenza. Consulenza che la mia difesa sconfesserà nel giudizio penale pendente”.

La replica degli ambientalisti arriva puntuale dalle colonne del Giornale di Sicilia: «E’ risibile la notizia della denuncia. I rappresentanti di una associazione ambientalista – replica Mimmo Fontana – presentano un esposto, quale dovere civile, quando intravedono un reato urbanistico. Ma è la Procura che accerta, non siamo noi gli accertatori del reato. Dove è il falso e la calunnia?».

«Il campeggio che abbiamo progettato e che non è stato ancora autorizzato – spiega e replica Daniele Gucciardo – non è in concorrenza con la realizzazione di seconde o terze case. Non ci può essere il sospetto di conflitto di interesse. Sarà il giudice a valutare. Sono sereno. E’ un modo piuttosto per intimidirci, per intimidire il mondo ambientalista».

Caristia, insiste ed ha già depositato la denuncia con annessa memoria con la quale richiede il rigetto della costituzione di parte civile di Legambiente, solleva più quesiti.
Il primo secondo il quale Fontana e Gucciardo potrebbero essere parecchio interessati come professionisti affinchè vada in malora il progetto dell’imprenditore siracusano.
Che non fa mancare salaci giudizi ponendosi una domanda: ma i due ambientalisti agiscono con una mano da tali e con l’altra da professionisti a tutela del progetto camping dell’imprenditore Ciro Sansone che insiste ed è stato autorizzato nella stessa zona?
E deposita atti e permessi. A cominciare da quello della Soprintendenza, firmato Graziella Fiorentini.
Corsi e ricorsi storici.
Legambiente (con l’allora massimo esponente Giuseppe Arnone) e la Fiorentini finirono nel tritacarne della giustizia (uscendo indenni) per un’altra vicenda legata a permessi e concessioni (depuratore di Villaggio Peruzzo, mulino Taglialavoro e centro fitness dell’imprenditore Filippo Salamone).
Il secondo: Caristia solleva la questione camping di Lido Rossello.

Il progettato camping di lido Rossel a Realmonte avrebbe questa visuale

Grandangolo nel 2006 aveva sollevato con più articoli l’intero caso.
E venne preso a sassate da Fontana e Arnone difendendo la bontà del progetto e, soprattutto, la regolarità. Oggi questi ultimi non sono più in sintonia.
Vedremo cosa accadrà.

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