Confiscati beni per 28 milioni di euro a “Turi piu” Santalucia (ft e vd)

Confiscati beni per 28 milioni euro a “Turi più” Santalucia

Confiscati beni per 28 milioni euro a “Turi più” Santalucia
Confiscati beni per 28 milioni euro a “Turi più” Santalucia
Confiscati beni per 28 milioni euro a “Turi più” Santalucia
Confiscati beni per 28 milioni euro a “Turi più” Santalucia
Salvatore Santalucia

Il personale della Dia di Messina, unitamente al Centro operativo di Catania, a conclusione di una attività investigativa – culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale a firma del direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, in piena sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina – ha confiscato l’intero patrimonio nella disponibilità di Salvatore Santalucia, di Roccella Valdemone (ME), noto imprenditore ritenuto, nell’ambito di diverse inchieste giudiziarie, trait d’union tra le organizzazioni criminali mafiose operanti nel territorio a cavallo tra le province di Messina e Catania, per il controllo delle attività imprenditoriali di movimento terra, produzione di conglomerato cementizio e produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il compendio mobiliare ed immobiliare sottoposto a confisca, comprensivo anche di una serie di imprese, era già stato oggetto di sequestro da parte della Dia con tre distinti provvedimenti eseguiti tra il dicembre 2015 e il marzo 2016.
Santalucia, noto negli ambienti criminali con l’alias “Turi Piu”, è implicato in varie operazioni di Polizia e dagli atti di indagine dei procedimenti nei quali è coinvolto risulta strettamente legato alle note famiglie mafiose “Santapaola” di Catania – per il tramite di esponenti di vertice del clan “Brunetto” attivo nel versante jonico della provincia etnea – e a quella “barcellonese”, come confermato dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano.
Santalucia, infatti, in merito alle attività criminali finalizzate all’illecito controllo degli appalti, è stato indicato quale “referente” per la zona di Roccella Valdemone.
L’attività imprenditoriale di Santalucia ha registrato, nel tempo, un’anomala crescita esponenziale, tanto da guadagnarsi, nel periodo 2003/2010, la partnership con la società Eolo Costruzioni S.r.l., impresa del Gruppo Nicastri – riconducibile a Vito Nicastri di Alcamo – leader in Sicilia nella realizzazione delle opere civili dei parchi eolici.
A quest’ultimo, oggetto di investigazioni da parte della Dia di Messina e Palermo perché considerato soggetto in strettissimi rapporti con il latitante Matteo Messina Denaro, è stato confiscato un patrimonio economico per oltre 1,5 miliardi di euro. Il complesso di beni, nello specifico, ha interessato: 4 aziende, operanti nel settore dell’agricoltura, dell’allevamento, del movimento terra, della produzione di calcestruzzo e delle costruzioni edili; 326 terreni, ubicati nei comuni di Roccella Valdemone (ME), Gaggi (ME) e Castiglione di Sicilia (CT), per l’estensione complessiva di circa 220 ettari; 23 fabbricati; 26 veicoli e vari rapporti finanziari del valore complessivo pari a 28,5 milioni di euro.

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