Palma di Montechiaro, indagato il sindaco Castellino: non abbatte le case abusive. Procura lancia un monito e tira dritto

Tre giorni dopo il suo insediamento il primo atto compiuto dal sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, è stato sospendere l’efficacia di tutti gli impegni di spesa – compresi i 275 mila euro per le demolizioni degli immobili abusivi- predisposti dai suoi predecessori, dando mandato all’Ufficio tecnico comunale per redigere un regolamento per l’utilizzo degli immobili abusivi già acquisiti al patrimonio del Comune.

Sono mille gli edifici che, nel corso del tempo, sono stati acquisiti visto che gli ormai ex proprietari non hanno ottemperato all’ordinanza di demolizione.

Con il suo primo atto da sindaco di Palma, lo scorso giugno, Castellino aveva di fatto sospeso le demolizioni delle case abusive, nonostante le sentenze definitive del Tribunale.

Ora il sindaco Castellino, ha ricevuto un avviso a comparire, consegnatogli dai carabinieri in servizio presso la Procura di Agrigento.

L’accusa è di abuso d’ufficio, falso ideologico e omissioni d’atto d’ufficio. Il primo cittadino indagato, a giugno, subito dopo le elezioni, aveva dato mandato all’Ufficio tecnico comunale di redigere un regolamento per l’utilizzo degli immobili abusivi già acquisiti al patrimonio del Comune.

Fra le contestazioni della Procura al sindaco di Palma, c’è pure l’accusa di avere attestato al prefetto di Agrigento e ad altre autorità che non poteva abbattere una seconda casa in zona di inedificabilità assoluta sulla spiaggia “per ragioni di sicurezza e per garantire la pubblica incolumità”. Una circostanza risultata falsa da un accertamento dei Carabinieri.

Da qui l’accusa di falso ideologico.

L’interrogatorio si terrà il prossimo 18 ottobre.

Oggi l’avviso a comparire del sindaco Castellino, che si dovrà presentare davanti alla Procura di Agrigento accompagnato dal suo legale.

Sempre oggi i Carabinieri hanno anche sequestrato documentazione dagli uffici del Comune.

La vicenda assume adesso un significato particolare alla luce del provvedimento adottato dalla Procura guidata da Luigi Patronaggio ed ha una valenza particolarmente ampia tenuto conto che numerosi sono i sindaci della provincia di Agrigento alle prese con le demolizioni delle case ritenute abusive da sentenza definitiva.

Un monito, se vogliamo, che raggiunge quei primi cittadini che hanno mostrato ritrosia ad eseguire i provvedimenti della magistratura e raggiunge quella classe politica, come quella licatese, che senza ufficializzare il passaggio, ha sfiduciato il sindaco Angelo Cambiano.

Giova ricordare che proprio a Palma, ma anche in questo caso l’ufficialità manca e le motivazioni addotte sono altre, il sindaco precedente Pasquale Amato rassegnò le dimissioni nel bel mezzo della lotta contro gli edifici abusivi.