Rapina in banca con sequestro di persona: sette siciliani in manette (video)

Blitz Mordi e fuggi, sette siciliani in manette

Sette persone sono state arrestate dagli uomini della Squadra Mobile di Asti, in collaborazione con gli agenti di Palermo, con l’accusa di rapina e sequestro di persona a conclusione di un’articolata e complessa attività investigativa, scaturita a seguito della  rapina e del sequestro di persona compiuta in data 17 febbraio u.s  ai danni della Banca Intesa San Paolo – Agenzia 3, nel corso della quale era stata rapinata la somma ingente di circa €.149.000.

Carmelo Di Marzo

Deborah Carpico

Alle prime luci dell’alba del 2 settembre u.s., personale della Squadra Mobile astigiana, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura coercitiva firmata dal Gip del Tribunale di Asti nei confronti di sette persone, in collaborazione operativa e forte sinergia, nelle fasi precedenti per l’individuazione e la cattura degli odierni arrestati in Palermo, con la con la Squadra Mobile del capoluogo siciliano.

Fabrizio Marchese

Giuseppe Ingrassia

Pietro Adamo

La complessa e laboriosa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti – Pm dott. Nicola – e condotta dalla locale Squadra mobile, ha consentito di consegnare alla giustizia sia gli esecutori materiali della rapina e del sequestro di persona (Di Marzo e Marchese) sia di acquisire precisi elementi probatori a carico di tutti i fiancheggiatori, giunti appositamente in Asti da Palermo per la commissione del reato. L’attività investigativa si è protratta per oltre sette mesi, sia in Asti sia in Palermo, mesi durante i quali gli operatori della Squadra mobile astigiana senza sosta hanno acquisito fondati elementi di reato a carico di tutti i correi, portandosi più volte nella città siciliana.

Pietro Caracappa

Rosalia Adamo

L’immediata attività tecnica scaturita a seguito della rapina, il monitoraggio dei sistemi di videosorveglianza cittadini e dell’autovettura utilizzata per la commissione del reato, l’analisi in ufficio dei filmati acquisiti, hanno consentito di individuare gli esecutori materiali della rapina, giovani pregiudicati palermitani che hanno agito su “commissione” potendo contare sulla connivenza e la copertura di due coniugi astigiani e dei loro parenti, spesso in “visita” ad Asti.

Quest’ultimi infatti dopo aver dato luogo a frequenti controlli ed osservazioni dell’obiettivo da rapinare, hanno verosimilmente ospitato gli esecutori del reato presso il loro domicilio, facendoli salire il giorno prima della commissione della rapina ed allontanandosi lo stesso giorno del 17 febbraio 2016.

Quattro dei sette componenti il gruppo criminale e precisamente Ingrassia, Caracappa, Pietro Adamo e Carpico erano già stati interessati da provvedimenti restrittivi da parte dell’Autorità giudiziaria astigiana a seguito della rapina compiuta il 18 aprile u.s. ai danni dell’Ufficio Postale di Asti, evento delittuoso conclusosi con l’arresto in flagranza del reato da parte della squadra Mobile di Asti anche di Nino Geraci, pluripregiudicato palermitano e successivamente in Palermo della cattura di Alfredo Geraci, anch’egli pluripregiudicato siciliano.

Un gruppo criminale, con base nella città di Asti, supportato da alcuni «trasfertisti» provenienti dalla Sicilia, dedito a organizzare e mettere a segno furti e rapina in banca e nel caso della rapina all’Intesa san Paolo di Asti,  con sequestro di persona.

L’indagine della Polizia ha permesso di accertare l’esatta modalità del colpo messo a segno. La banda effettuava numerosi sopralluoghi, con conseguente scelta degli obiettivi ritenuti più agevoli o facili anche in funzione delle vie di fuga presenti.

Una volta in azione gli esecutori materiali, “professionisti” del settore, si dimostravano determinati e reattivi di fronte ad ogni criticità, quale l’attesa con grave rischio di doversi trattenere nell’Istituto di credito per circa un’ora, tempo necessario per l’apertura della cassaforte temporizzata,  potendo contare all’esterno sull’appoggio dei correi, sino ad asportare, operando con calma e minuzia, tutto il denaro presente. Inoltre veniva portata via dai rapinatori la cassetta di videoregistrazione interna della Banca, nell’intento di rendere più difficile la loro compiuta identificazione.

Dall’emissione dell’ordinanza cautelare da parte del Tribunale di Asti, datata 19 agosto 2016, la squadra Mobile di Asti in collaborazione con la Squadra Mobile di Palermo, per i soggetti ivi residenti, ha controllato i movimenti dei soggetti colpiti dalle misure e atteso il momento opportuno per intervenire.

Tra l’altro Carmelo Di Marzo, qualche giorno prima dell’arresto era tornato dal luogo di villeggiatura in un noto albergo / resort di Taormina mentre Fabrizio Marchese si era concesso una vacanza in barca.

Al loro rientro sono stati prontamente arrestati.

Quest’ultimo rapinatore nella circostanza dell’arresto, ha tentato la repentina fuga, lanciandosi letteralmente dalla finestra del primo piano della propria abitazione nel quartiere popolare siciliano di  “Ballarò” e venendo bloccato ed arrestato dopo una corsa di alcune centinaia di metri.

Durante l’attività di indagine, protrattasi per circa 7 mesi, ausiliata a mezzo di attività tecnica – monitoraggio telefonico di 15 utenze e monitoraggio ambientale e veicolare-,  sono state intercettate 47.150 telefonate per un totale di centinaia di  ore di ascolto.

Inoltre sono state analizzate con strumenti tecnici avanzati le immagini di videosorveglianza cittadine riprendenti l’evento.

L’attività di polizia nella fase operativa ha visto l’impiego  di circa 20 operatori della Squadra Mobile di Asti e di Palermo, in una sinergia che è risultata vincente.

In manette sono finiti: Carmelo Di  Marzo, pregiudicato palermitano di anni 24; Fabrizio Marchese, pregiudicato palermitano di anni 26; Giuseppe Ingrassia, pregiudicato palermitano di anni 24 –  già ristretto per altro reato presso la casa circondariale Vercelli; Pietro Caracappa,    pregiudicato palermitano di anni 37 –  già ristretto per altro reato presso la casa circondariale Alessandria;

Sono stati sottoposti agli obblghi di dimora:

Rosalia Adamo, pregiudicata palermitana di anni 25 palermitana –  Comune di Palermo;

Deborah Carpico, pregiudicata astigiana di anni 29 –  Comune di Asti;

Pietro Adamo, pregiudicato palermitano di anni 30 domiciliato in Asti –  Comune di Asti.