Riciclaggio: indagato Luigi Genovese, baby deputato Ars: sequestrati 30 milioni di euro

Luigi Genovese, lo studente di 21 anni appena eletto all’Ars per Forza Italia con oltre 18 mila voti, è indagato per riciclaggio nell’ambito di una inchiesta della Procura di Messina.

Indagato anche il padre, il deputato Francantonio Genovese. I finanzieri del comando provinciale di Messina questa mattina hanno eseguito un sequestro di beni mobili e immobili riconducibili ai due Genovese. Secondo gli inquirenti, dopo la condanna a 11 anni, Francantonio Genovese avrebbe intestato parte del suo patrimonio al figlio, su conti esteri. I reati ipotizzati sono riciclaggio ed evasione fiscale.

Sequestrato anche un patrimonio familiare – che Genovese avrebbe cercato di nascondere per evitare il sequestro penale – di 30 milioni di euro.

I magistrati della Dda guidata dal procuratore Maurizio de Lucia definiscono una “reiterazione criminale con pervicacia di un piano articolato e strategico”.

Più di venticinque milioni di euro in contanti su un conto intestato ad una società panamense offshore all’istituto di credito Julius Bar di Montecarlo, altri conti all’Unicredit, alla Banca di credito peloritano di Messina, il sequestro della villa di Ganzirri dove la famiglia abita, di alcuni appartamenti tra Roma, Messina e Taormina, le quote societarie della L&A e della Gepa, trasferite al figlio Luigi, il patrimonio al quale la Guardia di Finanza di Messina ha posto i sigilli in esecuzione del provvedimento disposto dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dai sostituti Fabrizio Romeo e Antonio Carchietti con il visto del procuratore De Lucia.

Luigi Genovese, “è il prestanome e beneficiario dell’operazione” compiuta dal padre, l’ex deputato Francantonio Genovese “per sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi e sul valore aggiunto” nonché “di interessi e sanzioni amministrative comminate dalla Commissione Tributaria” per un ammontare complessivo di oltre sedici milioni di euro.

E’ quanto scrivono i giudici del Tribunale di Messina che hanno emesso un decreto di sequestro preventivo per un ammontare di circa 100 milioni di euro.

Secondo il Tribunale i Genovese “operavano con atti fraudolenti affinché nella titolarità delle quote di partecipazione della società Gefin subentrasse il figlio, Luigi Genovese” appena eletto deputato all’Ars con quasi 18 mila voti. Per i giudici gli indagati “dapprima artificiosamente determinavano un aumento di capitale, rispetto al quale Francantonio Genovese rinunciava a sottoscrivere le quote, affinché in esito ad esso il figlio, benché privo di risorse economiche proprie sottoscrivesse i nuovi titoli acquisendo il 51,61 per cento del capitale“.

C’è anche Chiara Schirò, moglie dell’ex deputato Fi Francantonio Genovese e madre del giovane deputato all’Ars Luigi Genovese, tra gli indagati per riciclaggio ed evasione fiscale nell’ambito dell’indagine che ha portato al sequestro penale di beni per circa 100 milioni di euro alla famiglia Genovese. Oltre al marito e al figlio, anche loro indagati per gli stessi reati, risultano iscritti nel registro degli indagati anche il cognato di Genovese, Franco Rinaldi, deputato uscente all’Arsa e Marco Lampuri. La moglie di Genovese era stata condannata nel marzo scorso alla pena di 2 anni e due mesi nell’ambito dello scandalo per la formazione professionale. Il marito era stato condannato invece a undici anni di reclusione.