“Rimborsopoli” Agrigento, sequestro beni ex consiglieri comunali: rigettato ricorso Procura

Il Tribunale di Agrigento, sezione I penale, presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni (a latere anche Tedde e Caruso) ha rigettato l’appello proposto dai Pm Fornasier e Macaluso avverso il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella in data 11.10.2016.

Con il decreto di sequestro, il Gip aveva disposto il sequestro preventivo a carico degli ex consiglieri comunali di Agrigento Antonio Cicero e Alfonso Vassallo e di quello emesso a carico del presidente di Confartigianato Francesco Giambrone, mentre aveva rigettato la richiesta di sequestro preventivo avanzata dal Pm nei confronti diAlfonso Mirotta, ex consigliere comunale in quota Ncd e dell’ex Mpa-Ncd Francesco Picone e lo stesso Vassallo, avendo escluso la pur astratta configurabilità del delitto di truffa aggravata.

Si tratta della vicenda relativa all’uso di deleghe riportanti sottoscrizioni apocrife.

Nel corso dell’udienza la difesa (avv. Tanja Castronovo per Mirotta, avv. Salvatore Guagliardo per Picone e avv. Daniela Posante per Vassallo), aveva sottolineato il fatto che nessuna norma del regolamento prevede l’uso delle deleghe quale condizione per poter legittimare il delegato a partecipare alla commissione in sostituzione del delegante.

Nei giorni scorsi il collegio presieduto da Luisa Turco aveva accolto il riesame presentato da Giambrone (avv. Tanja Castronovo e Stefano Catuara) e Vassallo (avv. Daniela Posante), revocando il decreto di sequestro preventivo, mentre per Cicero aveva revocato parzialmente il sequestro.