Agrigento

Nella Biblioteca Lucchesiana presentata l’opera letteraria di Salvatore Indelicato

 Salvatore Indelicato è stato anche redattore della rivista “Agrigentini a Roma” edita da Giuseppe Iannuzzo, padre dell’attore Gianfranco

Pubblicato 1 anno fa

Non poteva che essere la Biblioteca Lucchesiana ad ospitare la presentazione dell’opera letteraria di Salvatore Indelicato, scrittore agrigentino tra i più letti perchè “dentro” la citta le sue opere trovano linfa e ispirazione. Oltre al direttore della Biblioteca, don Angelo Chillura, l’evento è stato promosso dal presidente dell’Anioc Gaetano Marongiu, da Enza Ierna presidente della “Società Dante Alighieri” e dalla editrice Medinova di Antonio Liotta. Relatori Beniamino Biondi, Maria Concetta De Marco, Alfonso Gueli prefatore di ”Fossi nato là”, Antonio Patti prefatore di “Ora che sei qui” e “Solo per amore”; ospite il pittore Carlos Bonfanti autore del  dipinto di copertina del libro “Ora che sei qui”. Una lettura di brani delle opere sono state lette e interpretate da Rosa Maria Montalbano e Salvatore Nocera Bracco con sottofondo di composizioni di  Johan Sebastian Bach eseguite al violino dal maestro Federico Pivato. Lo scrittore e critico Beniamino Biondi nel suo intervento conclusivo ha riferito di una “verità romanzesca” che si trova nei  libri di Indelicato che narrano di  vicende familiari, di generazioni passate dove la memoria del nonno, l’attore agrigentino Giovanni Russo Archeoli  viene fuori a tutto tondo.

Un omaggio sorprendente, oltrechè dovuto, al nonno da parte di un nipote che è anche autore teatrale e che ha al suo attivo centinaia di articoli e interviste a personalità dello spettacolo e della cultura. Un suo articolo sull’antico eremo della Quisquina è stato ripreso da Andrea Camilleri nel suo libro “Le pecore e il pastore”.  Salvatore Indelicato è stato anche redattore della rivista “Agrigentini a Roma” edita da Giuseppe Iannuzzo, padre dell’attore Gianfranco e come si è ben compreso dal ringraziamento finale ai relatori non intende esaurire il suo impegno di scrittore nel tenere viva, con altre iniziative, la memoria del nonno Giovanni Russo Archeoli, “uomo e artista” della nostra terra, al quale la governance comunale ha intitolato una strada.

Foto di Diego Romeo

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