Domani islamici in Chiesa: anche la comunità musulmana agrigentina aderisce all’iniziativa

Una levata di mani ha risposto all’appello lanciato dal Centro per il culto musulmano francese dopo l’assassinio di padre Jacques Hamel: “i musulmani vadano a messa domenica mattina per dare ai cattolici un segno di solidarieta’”.

Immediatamente la Coreis (Comunita’ Religiosa Islamica Italiana) ha annunciato l’intenzione di dare seguito anche in Italia a questa testimonianza di fratellanza spirituale: domani suoi delegati porteranno il saluto in chiesa in tante citta’, dal Nord al Sud del paese, da Milano a Palermo.

Cosi’ come sta gia’ accadendo Oltralpe: una veglia e’ stata organizzata nella parrocchia di Saint-E’tienne e nella cattedrale di Rouen; ieri a Tolosa 200 tra musulmani e cattolici hanno marciato insieme e altri due cortei hanno sfilato nelle cittadine di La Rochelle e Pe’rigueux; a Lione Les Alternatives catholiques hanno organizzato oggi una ‘marcia di fratellanza’ mentre una manifestazione ecumenica si e’ svolta a Bordeaux.

E “l’invito della comunita’ francese islamica, raccolto in Italia, perche’ i loro fedeli domani si rechino nelle chiese cristiane in segno di solidarieta’ e’ molto significativo”, dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella Una sollecita adesione che e’ stata accolta con gratitudine anche dal presidente della Cei, Angelo Bagnasco che, dopo i fatti di Rouen, aveva invocato una netta presenza di distanza del mondo musulmano da pericolosi fondamentalismi.

E la replica e’ arrivata, “pronta, tempestiva, chiara”. “Spero che facciano sentire la loro voce in modo unitario al di la’ delle differenze presenti nella loro realta’. Se continuano su questa strada si potra’ creare – e’ l’auspicio di Bagnasco – un vero isolamento attorno a questi fanatici omicidi”. Secondo l’arcivescovo di Genova, quello che sta accadendo in Europa, “non e’ una guerra di religione, perche’ l’Islam ha dimensione moderata. Esistono poi frange omicide, che devono essere condannate dallo stesso mondo musulmano, perche’ quello che l’Occidente puo’ fare e’ meno efficace, la voce piu’ importante e’ quella musulmana”.

Non c’e’ bisogno, per l’arcivescovo di Genova, di militarizzare le chiese. Naturalmente non si puo’ abbassare la guardia, bisogna essere sempre attenti, collaborare con l’Europa. Ma – ha ammonito – non bisogna avere paura, perche’ altrimenti si fa il gioco” di questi “fanatici“.

Nel nome di Dio non si uccide, ma si ama”: e’ con questa convinzione dunque che a Trieste rappresentanti del centro culturale islamico si uniranno alla comunita’ cattolica alla messa domenicale delle 10.30 nella chiesa Notre Dame de Sion; per “arginare ogni integralismo e stigmatizzare azioni terroristiche in nome della religione” hanno spiegato Mons. Ettore Malnati, presidente di Studium Fidei e l’Imam di Trieste, Nader Akkad.

L’imam di Genova, Hussain Salah, partecipera’ alla messa delle 10.30 in cattedrale, mentre una delegazione della comunita’ islamica di Ventimiglia sara’, sempre alle 10:30, nella chiesa di San Nicola da Tolentino, in via Roma, ospite di don Francesco Marcoaldi, il sacerdote che apri’ la sua parrocchia per accogliere i migranti ai quali era stato imposto, con ordinanza del sindaco, di non accamparsi piu’ lungo le rive del fiume Roja e sotto i viadotti.

A Roma doppia “missione di pace”: il presidente della Coreis italiana, Imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, sara’ nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme mentre tre imam di altrettante comunita’ islamiche romane (via Candia, Centocelle, Magliana) assisteranno alla messa mattutina in Santa Maria in Trastevere.

Tre Imam pure a Milano: Imam Muhyiddin Bottiglioni, Imam Abd al-Hakim Carrara, Imam Abd as-Sabur Turrini parteciperanno a un incontro prima della Messa delle 11.00 nella parrocchia di Santa Maria di Caravaggio. A Bari il presidente della Comunita’ islamica d’Italia, Sharif Lorenzini, prendera’ parte alla messa nella Cattedrale e qualche minuto prima dell’inizio della celebrazione liturgica guidera’ un breve momento di preghiera che sara’ recitata in arabo e tradotta simultaneamente.

La comunita’ musulmana a Firenze sara’ in Duomo, intorno alle 12, all’inizio della messa. Foad Aodi, Presidente delle Comunita’ del Mondo Arabo in Italia partecipera’ alla messa nella chiesa di San Giuseppe a Cesenatico. Delegazione islamica domattina alla Messa nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, nella Cattedrale di Napoli.

Cattolici e musulmani, preti e Imam, pregheranno insieme per la pace anche Vicenza (dove gia’ oggi un messaggio di pace e fratellanza e’ stato portato oggi dall’imam Yahya Abd al- Ahad Zanolo durante la messa celebrata nella casa delle Suore Orsoline), Novara Brescia, Sanremo, Verona, Sondrio, Bormio, Trento, Piacenza, Siena, Palermo, Fermo, Vasto Agrigento. Una catena di solidarieta’ – alimentata pure dalla Confederazione islamica italiana (Cii) e dall’Ucoii – per dare un segnale forte e allontanare “chi vuole dividere seminando terrore”.