Agrigento, “Visioni” al Teatro Posta Vecchia: ricordando Mariuccia Linder

Il testo e` insidioso e pieno di trabocchetti.

Il delirio naturalistico e minimale, ambientato in una miserabile Italietta degli anni Sessanta, a una lettura poco attenta puo` sembrare scarsamente dotato di una vena originaria limpida e necessaria; ma a uno sguardo piu` accorto non sfugge la mostruosa e depravata sottocultura piccolo-borghese che invade ogni respiro del dramma, incarnandosi in una donnina in apparenza docile e insignificante.

L’intelligenza dell’autore sta nel nascondere, dietro la follia della normalita`, un processo culturale drammatico che ha vissuto il nostro paese: la protagonista del dramma porta in se´ la miseria degli anni in cui divenne importante avere piuttosto che essere.
La scena e’ nelle sue linee molto essenziale ma al tempo stesso tende ad evidenziare e sottolineare l’indole ossessiva della protagonista.
Gli elementi presenti più che descrivere un ambiente servono ad evocare e suggerire un’atmosfera evanescente e rarefatta.
Un sapiente gioco di luci, mai piene ma sempre lievemente soffuse, aiuta a creare una leggera penombra, spazio ideale dove possono prendere corpo le fantasie di Anna.

SABATO 14 GENNAIO 2017 ORE 21
DOMENICA 15 ORE 18
INGRESSO € 10
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI TEL. 0922 26737