Agrigento, fuoco e lapilli al Caffè letterario della Polizia: arriva Silvana Grasso (gallery)

Vulcanica e tellurica. E’ sempre la Silvano Grasso che ti aspetti.
Il Caffè letterario promosso dalla questura che l’ha ospitata in questo terzo incontro “primaverile”, ribolle delle sue battute e dei suoi atteggiamenti. Selfie e video-smartphone improvvisati la immortalano, la storicizzano, ne carpiscono le più segrete movenze. E lei si offre agli autografi e agli abbracci dei suoi lettori, consapevole di essere non una performer ma una vera e tumultuosa “installazione”, teatrale e teatraleggiante, compiaciuta e inarrivabile nell’offerta comunicativa. “Solo se c’è la luna” è il titolo del suo libro preso in esame dalla dirigente scolastico Agata Gueli che si incarica anche di una breve ma forbita incursione nel mondo della scrittrice che alla fine le concede un abbraccio da copyright.
Nulla da eccepire, è la “Silvana carnal” che ti aspetti e del resto questo romanzo è il risultato letterario di una storia hard vissuta con uno psichiatra gelese che ne parla sulle colonne del quotidiano La Sicilia:”. Questo romanzo è nostro, autoreferenziale, non tanto per i fatti descritti, ma per l’atmosfera incantata, cosi come noi abbiamo vissuto, un sogno”.
Il suo tumultuoso e affabile protagonismo percorre gli interi sessanta minuti destinati alla presentazione. Giusi Terrasi incaricata di leggere la biografia viene interrotta dalle precisazioni dell’eruttiva Silvana. Poi il moderatore Enzo Alessi mai l’avesse fatto l’accenno all’eruzione in questi giorni dell’Etna, non ha il tempo di completare che è già sommerso dalla lava della scrittrice gelese.

Locandina del libro di Silvana Grasso
La scrittrice firma autografi
La scrittrice Silvana Grasso
Silvana Grasso durante l'incontro letterario
Silvana Grasso e i selfie ricordo
Silvana Grasso e Enzo Alessi
Silvana Grasso firma i libri
Silvana Grasso omaggiata del mazzo di fiori
Una tipica espressione della Grasso

Come si fa a credere a Silvana Grasso quando confessa di avere avuto una “relazione amorosa platonica” con l’attuale governatore Rosario Crocetta?
“Il nuovo presidente della Sicilia sarà gay, ma la nostra è stata una lunga storia d’amore. Virilissimo lui, femminile io: una passione che è stata stupore, meraviglia, magia. È iniziato con lui un gioco di seduzione notturna, fatto di telefonate, fiori, e cene». Lui è virilissimo –dove per virilità intendo fascinazione, non certo l’esercizio anonimo di banali consuetudini, appannaggio di animali-uomini ed animali-bestie. Io e lui pensiamo, come Saffo, che l’eros sia “dolceamara invincibile fiera” contro cui è inutile combattere, ma con cui è giocoforza stringere alleanze, solide, eterne, possibilmente non usurate da sudori di lenzuola o di stufato di carne”.
Quando si accorge che la fotografo e la sto anche filmando mi chiede se le posso inviare le foto via facebook. Forse ci resta male o non ci crede allorchè le rispondo che non utilizzo facebook.
Pagherò caro questa risposta perché poi sarà impossibile farmi concedere una intervista. La scusa è che l’aspettano per lo spuntino offerto dalla questura e poi deve concedere autografi, e poi si immerge a discutere con la pluripremiata ispettore Volpe che le offre un gran mazzo di fiori, e poi abbraccia e ringrazia Giusi Carreca di cui loda la bravura per avere letto alcuni delicati e poetici passaggi del suo libro.
Me ne vado pensando che se Silvana Grasso fosse invitata in un talk-show televisivo con Vittorio Sgarbi, annienterebbero lo share di Montalbano. O si annienterebbero a vicenda?
Prossimo appuntamento con il Caffè letterario il 25 marzo ore 11: lo scrittore-poliziotto Fabio Fabiano presenterà “La bicicletta volante” di Fabio Giallombardo. Si chiude il primo aprile con “Rosario Cascio il primo martire di mafia” scritto da Salvo Ognibene con l’intervento del Procuratore della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio e di don Luca Camilleri.

Testo e foto di Diego Romeo

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