Agrigento, sit-in per i Curdi (ft)

Saranno stati un centinaio gli agrigentini  che ieri sera hanno inscenato un si-in per il popolo curdo. 

Erano presenti rappresentanti delle Associazioni più varie, partiti come “Articolo Uno” rappresentato dal suo presidente Angelo Capodicasa e poi l’ex senatore Lauricella, l’assessore comunale Pd Gerlando Riolo, il deputato pentastellato Michele Sodano, l’ex senatore Vittorio Gambino, i laici comboniani,  l’ex assessore comunale Beniamino Biondi, insomma una parte della  variegata galassia che un tempo si definiva sinistra e che in questa circostanza  non era esclusivamente sinistra.

Tutti gli appelli sono rivolti al governo e riguardano soprattutto la vendita delle armi alla Turchia verso la quale l’industria bellica italiana è una “eccellente” esportatrice.

Si mette l’accento soprattutto su questa inveterata ipocrisia diplomatico economica dei nostri governi ma si è consapevoli  che  in breve tempo nulla si potrà fare, forse si riusciranno a cancellare i futuri contratti , su quelli in corso   si potrà aprire una qualche istruttoria. “Siamo qualcosa che non potete uccidere, siamo speranza “ c’era scritto sui cartelli improvvisati e anche qualche bambino issava  il suo “Essere bambini è un diritto” denunciando la morte di migliaia di innocenti che stanno subendo la ferocia degli adulti.

Ci sono i simpatizzanti della Sea-Watch che distribuiscono volantini e invitano per domani alla protesta dinanzi la prefettura. Una protesta intesa a rivolgere un ripetuto appello al prefetto e agli organi competenti per il rilascio della nave che dall’ultima missione con Karola Rachete non è stata pià rilasciata e fatta salpare.

Nel momento in cui scriviamo la striscia di Sky manda in onda l’accordo Usa-Turchia per il cessate il fuoco.  

Un annuncio che appare insperato ma che il mondo intero sta sperando.