Premio Alessio Di Giovanni: 20 anni di soddisfazioni (e sacrifici)

Quadro primo – Il morbo infuria…

“Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca”; è una poesia che alle medie ci veniva imposta a memoria.

E andando per ricordi, questa poesia l’ho parafrasata così: la Sicilia brucia, l’acqua manca e se la vedi ogni quindici giorni devi accendere un lumino a quelli di Girgenti Acque, la disoccupazione giovanile è come prima e peggio di prima, certe strade sono impraticabili ma quel che conta è che abbiamo finalmente i candidati alla presidenza della Regione Sicilia e fra breve anche i candidati a deputato regionale. a proposito: che ingiustizia! Da novanta a settanta. Chissà quanti sottogoverni si dovranno fare adesso!

Quadro secondo – Il caffè letterario della Ps

Si è concluso. L’ultima sera con una presenza di pubblico notevolissima. Sottolineava il vice questore vicario Giuseppe Peritore lo stretto legame tra cittadini e Polizia e tutto sulla via della legalità, dell’impegno culturale che è occasione di incontro, di nuove conoscenze letterarie. Il dott. Peritore, che parlava anche a nome del questore Maurizio Auriemma, ha dato appuntamento alla quinta edizione la prossima estate e anche agli incontri con gli studenti come è avvenuto nella passata primavera.

Alle spalle dell’organizzazione del caffè letterario che ad Agrigento è diventato riferimento fisso e di prestigio, c’è il lavoro del poliziotto-scrittore Fabio Fabiano, del responsabile organizzativo Angelo Leone. Una squadra che vede anche la presenza di Maria Giuseppina Terrasi e di chi scrive. Tante le collaborazioni per questi incontri “in riva al mare” presso lo stabilimento di San Leone sapientemente gestito. Senza mai dimenticare chi questo Caffè letterario l’ha voluto, il questore Mario Finocchiaro, oggi alla direzione della Questura di Messina.

Quadro terzo – Venti anni di sacrifici e di soddisfazioni

Sono passati venti anni. il premio nazionale “Alessio Di Giovanni” è un punto di riferimento culturale per la Sicilia. E non solo, perché nei concorsi di poesia e racconti sono pervenuti alle varie commissioni elaborati da diverse regioni d’Italia. Ad esempio: nella sezione racconti al primo posto, a pari merito si trovano un autore di Acqui Terme (Alessandria) e uno di Siculiana.

Sacrifici tanti anche perché questo è un premio senza compromessi.

Gli interventi del Comune di Raffadali e alcuni privati sono solo per le spese vive. E basta.

I nomi dei vincitori dei concorsi si sanno dopo che le giurie hanno scelto chi vince con i numeri (ogni elaborato un numero; i nomi si sanno dopo). E per i premi speciali le scelte sono spesso legate al valore riconosciuto delle persone o delle associazioni.

Così si onora Alessio Di Giovanni, poeta, drammaturgo, romanziere della nostra terra che privilegiò la lingua siciliana come lingua del cuore.

Il dieci settembre (l’appuntamento è sempre la prima decade di settembre) a Raffadali c’è la festa della cultura.