La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza di condanna, inflitta in primo grado, nei confronti di Giuseppe Messina, 29 anni, di Agrigento, titolare di un autolavaggio a Monserrato. L’uomo era stato arrestato dopo che i Carabinieri della Città dei Templi avevano rinvenuto, all’interno di locali nella sua disponibilitò, 3 kg di marijuana, 50 grammi di cocaina, due bilancini, una pistola “Beretta” calibro 7,65 con matricola abrasa e diverse cartucce di vario calibro.
Messina è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di relcusione per l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Per quanto riguarda l’accusa di detenzione di arma e munizioni, il 29enne è stato assolto. La Corte ha infatti accolto le istanze dell’avv. Salvatore Pennica, difensore del Messina, che ha sostenuto che la costruzione dove venne ritrovata la pistola era aperta a chiunque e dunque chiunque avrebbe potuto occultare la stessa in quei luoghi.