Agrigento, processo “Duty free”, Pm chiede le prime condanne

Due condanne con pena definita, una terza richiesta di condanna già pronunciata ma senza entità di pena.
E’ questo il primo passaggio importante del pubblico ministero Andrea Maggioni che ha iniziato la sua requisitoria nel processo “Duty free”, l’inchiesta che vede coinvolti 24 persone e stilizza uno scenario di mazzette pagate a funzionari dell’Agenzia delle entrate in cambio di favori.
Le prime condanne ad otto mesi di reclusione sono state richieste per tre funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento, Antonino Migliaccio e per l’imprenditrice Vincenza Maria Lombardo, 51 anni, titolare di un noleggio di auto. Richiesta di condanna ma senza indicazione di pena per l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto la cui posizione verrà meglio specificata nel corso delle prossime udienze.
Su 24 imputati hanno chiesto il rito abbreviato anche l’imprenditore Marco Campione, Francesca Leto (figlia dell’ex direttore), i funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento Aurelio Bruno e Francesco Caci.

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