Cassazione: se assunzione avviene sotto ricatto e’ estorsione

Commette il reato di estorsione il datore di lavoro che impone ai dipendenti di firmare un contratto che prevede formalmente un orario part time, nonostante la prestazione reale abbia una durata maggiore, minacciandoli di non assumerli in caso di rifiuto della simulazione.

Lo ha sancito la Cassazione, sezione penale (sentenza 18727/16, depositata ieri) affermando tale principio a carico di un datore di lavoro siciliano che aveva costretto i futuri dipendenti ad accettare la firma di un contratto part time, pur sapendo che l’ orario di lavoro effettivamente dovuto sarebbe stato a tempo pieno.

Lo stesso datore di lavoro – scrive Il Sole 24 Ore – costringeva i dipendenti a firmare una lettera di dimissioni in bianco, e imponeva loro di dichiarare il falso in occasione di una visita ispettiva intervenuta nel corso del rapporto