Castrofilippo, “spariti” 220 mila euro dalle Poste: nei guai direttore agrigentino (vd)

Ieri l’interrogatorio, accompagnato dai legali, davanti al Gip. L’uomo, direttore delle poste di Castrofilippo, è accusato di truffa e peculato. 

Un ammanco spaventoso di soldi. Circa 220.000€ sottratti di cui 50 mila in contanti dalla cassa generale della Posta, in due operazioni da 27.030.00 e 23.290.00€. 

E’ questa l’accusa mossa dalla Procura di Agrigento nei confronti di Vincenzo Di Rosa, 56 anni originario della Città dei Templi.

Un giro di soldi inspiegabile che sarebbero venuti meno anche grazie a numerosi artefici e raggiri condotti dallo stesso Di Rosa in danno di clienti il più delle volte in età avanzata: calcoli di interessi, polizze vita riscattate, rimodulazione di titoli e rimborso buoni. 

Un episodio  – forse più degli altri – è significativo. In seguito ad una rapina ai danni di un’anziana signora del posto, che aveva appena prelevato la pensione, il direttore dell’ufficio postale si proponeva personalmente di consegnare – una volta arrivata – la pensione direttamente a casa della signora inducendola a consegnargli libretto postale e carta annessa.

Proprio da quel libretto – misteriosamente – vennero effettuati in seguito 11 prelievi non autorizzati per un importo totale di 30.916,00€. Ma questo non fu purtroppo l’unico caso e, molti altri, se ne susseguirono da lì a breve.

L’inchiesta, che riguarda gli ultimi due anni,  è nata grazie alla denuncia dei clienti insospettiti.

Adesso toccherà al Gip Francesco Provenzano decidere se accogliere la richiesta di sospensione dal servizio della Procura.

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