Agrigento, i furbetti e la 104: terzo filone di indagini, nuovo blitz della Digos tra Provveditorato, Inps e Asp

Gli uomini della Digos, il giorno dell’epifania, hanno sequestrato numerosi faldoni dagli uffici del Provveditorato, dell’Inps e dell’Asp. Al vaglio le posizioni di medici, insegnanti e personale scolastico. 

Ufficio Scolastico Provinciale, Inps e Asp. Sono questi i luoghi in cui gli uomini della Digos di Agrigento, nel giorno dell’epifania, hanno effettuato un blitz in cui hanno sequestrato diversi faldoni riguardanti le posizioni di insegnanti, personale scolastico e  medici.

La documentazione sequestrata è al vaglio degli investigatori che cercano riscontri ai sospetti di decine e decine di certificati medici altrettanto sospetti. Incartamenti riguardanti patologie e cartelle mediche sono finite nelle mani degli inquirenti.

La vicenda si inserisce nell’ormai tristemente famoso scandalo delle “104”, la legge che permette di godere di benefici, diretti o indiretti, se riscontrati e verificati handicap o patologie all’interessato ad un parente prossimo.

L’indagine, che in breve tempo diventò un vero e proprio scandalo in tutto il territorio nazionale, ebbe inizio nel settembre 2014 quando finirono in carcere 19 persone, di cui 10 medici, su richiesta dell’allora  procuratore della Repubblica Renato Di Natale, dell’aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Maggioni.

Gli inquirenti, allora, riuscirono a dare dei contorni ad un ben collaudato sistema clientelare e corruttivo legato all’invalidità per ottenere benefici della Legge 104. Ma fu solo l’inizio.

In breve tempo, infatti, l’indagine prese il largo: lo scorso ottobre furono iscritti nel registro degli indagati, in continuazione alla prima operazione del 2014, altre 252 persone: oltre 100 sono i medici che operano in Provincia ai quali si aggiungono insegnanti, bidelli e personale scolastico.

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno l’indagine si allarga nuovamente: adesso al vaglio degli inquirenti ci sono le posizioni di 54 insegnati della scuola primaria e la curiosa casualità che ne vede, su 54, ben 52 nominati direttamente grazie all’uso della legge 104.

L’inchiesta è coordinata dal nuovo procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e condotta dal sostituto procuratore Andrea Maggioni.