Mafia, omicidio nel 1981: prescrizione salva da ergastolo boss di Altofonte

La prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha prosciolto per prescrizione il boss di Altofonte  Giuseppe Marfia, imputato di essere stato il mandante di un omicidio avvenuto 35 anni fa e in primo grado condannato all’ergastolo.

Proprio il lungo tempo trascorso dall’epoca del delitto, che vide cadere sotto i colpi del killer Gioacchino La Barbera, poi divenuto pentito, Salvatore Cintura, ha portato i giudici a dichiarare la prescrizione.

Questo perche’ e’ caduta l’aggravante della premeditazione e dunque e’ stato possibile ricorrere al meccanismo che cancella il reato per effetto del tempo. Secondo l’accusa, Marfia avrebbe ordinato l’omicidio perche’ Cintura andava a rubare nel cantiere dell’azienda tra Altofonte e Monreale, vicino il capoluogo siciliano, in cui il boss, che  sta gia’ scontando l’ergastolo per altri fatti, faceva da guardiano.

L’omicidio fu il primo commesso da La Barbera e avvenne il 23 maggio del 1981, 11 anni prima della strage di Capaci, in cui lo stesso mafioso di Altofonte ebbe poi un ruolo. Secondo i giudici di appello, che in questo processo hanno cancellato la condanna a vita inflitta all’imputato, Marfia non avrebbe chiesto di uccidere Cintura, ma soltanto di impedirgli di continuare a commettere furti nel cantiere.