La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza del Tribunale di Agrigento, del 2013, riguardante il dissequestro di gran parte del patrimonio confiscato a Vincenzo Leone, imprenditore di 47 anni, di Canicattì.
Il patrimonio oggetto del sequestro e riconducibile a Leone, tra quote societarie e altro, sarebbe di 20 milioni di euro. L’imprenditore fu assolto definitiva in Appello, dopo sentenza di rinvio della Cassazione, dopo che fu coinvolto nel 2008 nell’inchiesta antimafia “Agorà”.