Esclusivo: parla il pentito Tuzzolino (audio-video); l’arch. Baldo non ci sta e querela

Le gravi accuse lanciate nei suoi confronti dal pentito Giuseppe Tuzzolino (per la prima volta in audio-video su questo sito),

hanno indotto l’arch. Calogero Baldo a rompere il silenzio con una nota che di seguito pubblichiamo:

L’architetto Calogero Baldo, tramite il proprio legale di fiducia, l’avv. Valentina Castellucci, nel manifestare profonda costernazione, rimette queste brevi note, in relazione alle ennesime deliranti, calunniose affermazioni rese dal sig. Tuzzolino Giuseppe all’udienza celebratasi il

10 maggio 2016 innanzi alla Corte di Appello di Catania e riportate, come di consueto, sui principali quotidiani on line e non.

Come è stato divulgato, infatti, all’udienza del procedimento instaurato a carico del ex presidente Lombardo, il Tuzzolino, pseudo pentito e collaboratore di “giustizia” ha inanellato l’ennesima serie di infamanti menzogne contro l’architetto Calogero Baldo, definito, secondo i commenti degli stessi giornalisti, il bersaglio preferito delle a dir poco paradossali accuse scagliate dal Tuzzolino.

Niente sembra arrestare, infatti, il fiume di fango alimentato dal predetto, assolutamente non curante dei ben quattro esposti-querele già presentati dall’arch. Baldo per precedenti ed altrettanti false accuse. L’architetto Baldo ribadisce anzitutto che non esiste alcun rapporto di parentale e/o affinità

con il Tuzzolino, il quale viene ad essere reiteratamente etichettato negli articoli in questione come “genero o ex dell’architetto Baldo”, per via di una malaugurata relazione sentimentale con la propria figlia, terminata rovinosamente anni addietro e nega decisamente, con la fermezza di chi chiede giustizia, il proprio coinvolgimento nei fatti delittuosi indicati dal Tuzzolino, nonchè qualsivoglia collegamento ad ambienti e/o personaggi contigui a Cosa Nostra.

Quella inventata da Tuzzolino è una storia fatta di personaggi pressoché sconosciuti all’architetto Baldo, di incontri e collusioni che sono solo il frutto della fantasia malata del Tuzzolino. L’arch. Baldo puntualizza di non aver mai conosciuto personalmente l’ex Presidente Lombardo e la pressoché totalità di tutti i soggetti menzionati dal Tuzzolino, nel corso della suddetta e di precedenti dichiarazioni, fra i quali a titolo esemplificativo e non esaustivo: Tale “Salvo”, ed il padre di “Salvo”, il clan Capeddi, Lino Vetro, Giuseppe Vetro, Aiello Vincenzo, Rosario Russo ed altri.

L’arch. Baldo precisa di non essere stato neanche nei luoghi citati dal predetto fra i quali: il “Centro Tenutella”, l’Hotel Atlantis di Fiumefreddo, o un bar di Piazza Duomo a Catania ovvero nel Comune di Gravina di Catania, Comune di Grammichele ed in altri luoghi citati dal Tuzzolino, né tantomeno avere avuto appuntamenti ed incontri, all’alba, presso sedi d’istituzione pubblica. In relazione alle mendacità e calunnie rese dal Tuzzolino, in ordine alla realizzazione del Tribunale di Marsala, il quale afferma che l’opera nel 2008, non era coperta da finanziamento e che tale finanziamento doveva avvenire tramite contributi regionali, l’Arch. Baldo precisa che per il Nuovo Tribunale di Marsala Tp, la Well Tech, insieme ad altri partners, ha assunto tramite partecipazione alla gara ad evidenza pubblica, attinente a servizi di architettura ed ingegneria, la direzione dei lavori, e che la suddetta opera è stata finanziata dal Ministero di Grazia e Giustizia e dal Comune tra la fine degli anni “90 e gli inizi degli anni “2000, come è facilmente rilevabile negli atti giacenti presso gli uffici del Comune di Marsala.

Puntualizza, altresì, che la Well Tech, non ha effettuato alcuna prestazione professionale per

il Policlinico di Catania.

L’arch. Baldo, vanta personalmente ed in relazione alle prestazioni rese dalla Well Tech, un curriculum professionale di grande evidenza e prestigio, che scaturisce esclusivamente, oltre che dalla propria esperienza professionale anche dalla collaborazione del personale altamente specializzato. Questo costituisce l’unico vero valore e strumento di lavoro dell’azienda.

L’attività professionale della Well Tech, precisa ancora l’arch. Baldo, dal 1994, anno d’entrata in vigore della legge Merloni, è stata e viene svolta, verificando le opportunità pubblicate nella gazzetta ufficiale e partecipando ai bandi ritenuti appropriati alle specializzazioni di cui la società è in possesso. Inoltre è il caso d’evidenziare, che circa il 75% dell’attività di Well Tech è stata svolta e viene svolta fuori dalla Sicilia, (altro che Catania Agrigento e Palermo!)

Il Tuzzolino millanta un’approfondita fantomatica conoscenza e stretta vicinanza all’arch. Baldo, utilizzando strumentalmente il legame sentimentale con la propria figlia, rapporto tra due ragazzi, da molti anni interrotto, che non può essere definito, come Egli fa, un assodato rapporto “genero, ex suocero, suocero”, ingenerando, in chi l’ascolta, il convincimento che un’intima conoscenza e (la fantomatica) esistenza di rapporti pseudo-familiari possa dare un qualche fondamento alle suddette deliranti dichiarazioni.

E neanche, questa fantomatica vicinanza, poteva derivare dal rapporto della malaugurata collaborazione con la Well Tech srl, in quanto non ha mai avuto un ruolo professionale, né tanto meno di rappresentanza.

A fronte del contenuto di siffatte dichiarazioni e di quelle già oggetto dei precedenti esposti-querele

è verosimile ipotizzare che il Tuzzolino, durante il periodo in cui è stato collaboratore a progetto presso Well Tech, abbia attinto diversi dati dai progetti giacenti nell’archivio di studio e che abbia profittato della furtiva conoscenza di questi dati costruendovi intorno, con maldicenza e malafede, le accuse contenute nelle dichiarazioni in esame, mostrando livore ed accanimento nei confronti dell’architetto Baldo e della di lui famiglia.

L’arch. Baldo ritiene quindi che dall’acquisizione illecita dei dati negli uffici, aiutandosi con pubblicazioni tuttora in commercio, artatamente e dolosamente interpretati, il Tuzzolino ha costruito luoghi e fatti inesistenti, mettendo su, una vera e propria macchina del “ fango”. L’architetto si è interrogato sul perchè di un siffatto “accanimento dichiarativo” sulle possibili ragioni di cotanto livore ed odio manifestato dal Tuzzolino, formulando ipotesi riconducibili alla sfera lavorativa o personale. Forse il Tuzzolino potrebbe volersi “vendicare” della ridotta considerazione professionale in cui è stato da sempre tenuto dall’arch. Baldo e dai propri collaboratori, poiché ritenuto (a ben ragione) di non rimarchevole profilo professionale, tanto che nel marzo del 2011, non gli è stato rinnovato il contratto di lavoro.

O forse le ragioni di tanto, incomprensibile livore, sono da riferire alla circostanza che dopo tante pressioni, nell’opporsi, da buoni genitori, al persistere dell’unione con la figlia Valentina, convincevano e supportavano la predetta a troncare definitivamente la relazione con il Tuzzolino.

Ad ogni buon conto, l’arch. Baldo è stato accusato ingiustamente di gravissimi fatti di reato e screditato pubblicamente a livello mediatico e sociale, ed in ragione della falsità e deliberata calunnia del contenuto delle ultime dichiarazioni sarà costretto proprio malgrado a presentare un ennesimo esposto confidando nell’azione rapida ed urgente della Magistratura rispetto a condotte reiterate che attentano alla reputazione personale e decoro professionale dello stesso.