Mafia agrigentina, Cassazione conferma ruolo di boss per Leo Sutera e Fabrizio Messina

Giornata campale ieri in Cassazione dove si discutevano numerosi ricorsi riguardanti imputati del processo “Nuova cupola”, ossia Natale Bianchi, Pietro Capraro, Luca Cosentino, Antonio Gagliano classe 1972, Giuseppe Infantino, Fabrizio Messina, Francesco Ribisi, Leo Sutera, Giovanni Tarallo, Gaspare Carapezza, Dario Giardina, Maurizio Rizzo, Lucio Vazzano.

La Suprema corte ha deciso sul ricorso presentato dal Procuratore generale e dagli avvocati degli imputati, accogliendo parzialmente i ricorsi del primo, ma non per tutti gli imputati.

Le posizioni più significative erano quelle di Leo Sutera, Fabrizio Messina, Francesco Ribisi e Giovanni Tarallo. C’era da stabilire se i quattro boss avessero avuto nel tempo ruolo di comando all’interno di Cosa nostra.

La Suprema corte ha confermato le sentenze precedenti sancendo così il ruolo di guida all’interno della mafia agrigentina di Sutera (sarebbe stato il successore di Falsone), Messina, Tarallo e Ribisi.

Ma c’è di più: per Sutera e Messina si profila il rischio di un aggravamento delle pene inflitte dato che la loro posizione è stata rinviata al giudizio della Corte d’appello per valutare in appello sarà nuovamente processato e si valuterà l’aggravante riciclaggio e quindi per Sutera la pena di 3 anni (già scontata al 41 bis) potrebbe essere aumentata

Per Fabrizio Messina discorso simile: è stata confermata la pena di 4 anni per mafia ritenendolo il  nuovo capo a Porto Empedocle, ma adesso subirà un altro processo per  valutare anche una estorsione e l’aggravante del riciclaggio. Dunque i quattro anni inflitti potrebbero aumentare. Anche Messina ha già scontato la pena.

Per Tarallo e Ribisi è stato confermato il 416 bis con rispettivi ruoli.  Con il processo d’appello  bis potranno avere una riduzione o un aumento ma si discuteranno aggravanti varie e l’estorsione alla gelateria di San Leone “Le cuspidi”.

I rischi sono enormi.

Va aggiunto che sono state radicalmente invertite due sentenze di assoluzione, confermate sei assoluzioni, mentre quindici condanne verranno ri-giudicate in Corte d’appello.

Gli assolti, definitivamente sono: Gerlando Fragapane, di Santa Elisabetta; Giovanni Rampello, di Raffadali; Salvatore Russo Fiorino, di Raffadali;  Gerlando Gibilaro, Salvatore Guarragi e Giorgio Traina, tutti di Porto Empedocle.

Non confermate le assoluzioni di Maurizio Rizzo, 43 anni, di Grotte e Gaspare Carapezza, 39 anni (solo estorsione) di Porto Empedocle, che subiranno un altro processo avanti la Corte d’appello.

Definitive le condanne per Antonio Orlando (4 anni), Lucio Francesco Vazzano (4 anni), Giuseppe Anzalone (4 anni), Maurizio Salemi (2 anni e 8 mesi) e Antonio Bruccoleri (2 anni e 8 mesi).