Mafia agrigentina, condannato l’imprenditore Romano di Racalmuto

Sei anni e mezzo di reclusione per l’imprenditore racalmutese Lillo Romano 59 anni già imputato di concorso esterno in associazione mafiosa.

E’la sentenza emessa ieri dal Tribunale di Agrigento presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni (a latere Michele Còntini e Gianfranca Infantino) che ha concluso un irto e complicato iter giudiziario che ha avuto per protagonista l’imprenditore racalmutese, sinora indenne da ogni pregiudizio giudiziario.

Per i giudici del Tribunale, Romano è responsabile di concorso esterno in associazione mafiosa fino alla data del pentimento di Ignazio Gagliardo, suo dipendente ma anche taglieggiatore.

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