Mafia, blitz e sequestri, i Ros: “Più vicini a Messina Denaro”

Piu’ vicini a Messina Denaro”. Ne sono convinti i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani che oggi hanno assestato l’ennesimo colpo al tesoro del latitante Matteo Messina Denaro e alla sua rete di supporto economico e di protezione.

L’operazione “Mandamento bis” che oggi ha portato al sequestro di beni e aziende degli imprenditori Spallino, ritenuti prestanome del clan di Castelvetrano, “si inserisce – afferma l’Arma – nel quadro della complessiva manovra finalizzata alla cattura del latitante da parte del gruppo congiunto dei carabinieri e della polizia di Stato che, sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Palermo, nell’anno in corso, ha gia’ portato all’esecuzione di diverse operazioni”.

Tra queste, il 14 gennaio, il sequestro da 16,5 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore trapanese Salvatore Angelo e dell’esponente mafioso Antonino Nastasi: colpita la rete di societa’ attive nel settore delle energie rinnovabili e nella costruzione di parchi eolici