Mafia: confiscati beni per 12 milioni € a imprenditore

Beni per un valore che superano i dodici milioni di euro sono stati confiscati dalla Polizia di Stato di Palermo a un imprenditore, Francesco Francofonti di 62 anni, arrestato dalla Squadra Mobile di Palermo nel maggio 2009 per associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione.

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso di sequestrare e, successivamente confiscare, un consistente patrimonio costituito da imprese operanti in campo edile, nella commercializzazione di materiali da costruzione, nel movimento terra, nel settore del recupero e smaltimento di rifiuti edili, nonché di beni immobili, beni mobili, conti correnti e polizze assicurative. L’attività di indagine patrimoniale ha permesso di accertare come l’imprenditore “in virtù della posizione ricoperta all’interno della famiglia mafiosa di Brancaccio – dicono gli inquirenti – si sia avvantaggiato di tutti quei meccanismi di pressione e coartazione tipici dell’organizzazione criminale, espandendosi prepotentemente nel settore edile e di movimentazione terra, traendone, così, notevoli vantaggi economici personali”. L’ analisi incrociata “tra gli elementi emersi nel corso dell’indagine penale e gli accertamenti economico -patrimoniali hanno permesso di avviare nei confronti di Francofonti una complessa ed articolata attività di contrasto ai patrimoni dallo stesso illecitamente accumulati, conclusasi con l’emissione del decreto con il quale il Tribunale di Palermo, accogliendo in pieno la proposta del Questore, ha disposto la confisca dei beni”.

La squadra mobile, diretta da Rodolfo Ruperti, ha confiscati i seguenti beni all’imprenditore Francesco Francofonti: l’impresa individuale “Francofonti Francesco” con sede in Palermo in via Messina Marine; la società in nome collettivo denominata “M.Edil Snc di Francofonti Francesco & C.” con sede a Palermo via Messina Marine; l’lmpresa Individuale denominata “Fra.Sav. ” con sede a Palermo, via Albricci; la Società a responsabilità limitata denominata “Centro Recuperi Srl a Socio unico” con sede a Palermo via Albricci; il fabbricato sito in Palermo via Ferdinando Gangitano, un terreno in via Gangitano, un box e posto auto in via Albricci; appartamenti in via Albricci, in corso Pisani, in via Mannella Bragaglia. E ancora: un deposito in via Rocco Jemma; in via XXVII Maggio/via Pecori Giraldi; un garage in via XXVII Maggio/via Pecori Giraldi; diversi appezzamenti di terreno a Brancaccio; conti correnti, depositi bancari, polizze assicurative ed altri prodotti finanziari; 43 veicoli tra cui autocarri trasporto, trattori stradali, semirimorchi, veicoli commerciali ed autovetture. II valore complessivo dei beni sottoposti a confisca dalla Polizia ammonta ad oltre 12 milioni di euro.